Cronache

A Caserta la base operativa di una grossa frode informatica internazionale

Sgominata dalle forze dell’ordine italiane e statunitensi un’organizzazione criminale. Arrestati tre nigeriani, un guineano e una donna del Casertano

A Caserta la base operativa di una grossa frode informatica internazionale

Un’organizzazione criminale internazionale, con base a Caserta, è stata sgominata dalla polizia. Ad essere arrestati tre nigeriani e un guineano, mentre una donna di origini italiane è stata colpita dalla misura di obbligo di dimora nella città di residenza. L’ipotesi di reato è quella di associazione per delinquere finalizzata alla frode informatica, un sistema noto come “spoofing”, indebito acquisto e utilizzo di carte di credito, ricettazione e altro.

Un filo diretto tra Italia e Stati Uniti, con la regia occulta in due Comuni del Casertano: Castel Volturno e Capodrise. Il gruppo di malviventi informatici acquisiva ingenti somme di denaro attraverso bonifici bancari, realizzati in maniera fraudolenta con carte di credito ottenute alla stessa maniera. I bonifici venivano effettuati tramite l'invio delle somme su conti correnti di un imprenditore compiacente il quale, mediante emissione di “fatture a copertura”, ne giustificava la ricezione al fine di ritirare immediatamente i fondi e dividerli in percentuale con i complici.

Più sofisticato il metodo di duplicazione delle carte di credito, con una rete di complici dislocata in diversi Paesi del mondo. In quel caso la base era ubicata in Canada.

L’indagine che ha permesso di scoprire la frode informatica è stata portata avanti grazie ad una cooperazione internazionale tra forze di polizia, che ha visti coinvolti il Dipartimento di Giustizia Americano, la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, l'Fbi di New York, la Squadra Mobile di Caserta e il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato.

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