Cronache

Caso Haggis, festival pagato con i fondi Covid: Regione Puglia nella bufera

L’Allora Fest è stato finanziato attraverso la misura “Custodiamo la cultura”: spesa di 350 mila euro

Caso Haggis, festival pagato con i fondi Covid: Regione Puglia nella bufera

Nonostante lo scandalo Paul Haggis, il premier Oscar arrestato con l’accusa di violenza sessuale, l’Allora Fest va avanti. Ma non mancano le polemiche. L’ultima bufera chiama in causa la Regione Puglia di Michele Emiliano. Il motivo? Il finanziamento del festival attraverso i fondi Covid. La spesa di oltre 300 mila euro è stata resa possibile dalla misura “Custodiamo la cultura”, nata per sostenere il comparto in difficoltà.

Il provvedimento è stato approvato nel 2020, nel pieno dell’emergenza per la pandemia da Covid-19, e si è esteso al 2022 a causa delle evidenti criticità incontrate dalle micro, piccole e medie imprese pugliesi del comparto Cultura e creatività. L’Allora Fest è una associazione culturale che si è iscritta al registro imprese della Camera di commercio di Roma nel dicembre del 2021 e per l’evento in programma dal 21 al 26 giugno a Ostuni ha ricevuto la bellezza di 350 mila euro.

La cifra appena riportata è stata fissata in una delibera di Regione Puglia del 6 giugno. Repubblica evidenzia che nella documentazione non è citato direttamente l’Allora Fest, ma i fondi sono destinati all’Apulia Cinefestival Network con l’obiettivo di “promuovere eventi e rassegne cinematografiche di livello internazionale”. Come ben sappiamo Paul Haggis è tra i co-fondatori del festival e anche lui ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione che ha visto protagonisti, tra gli altri, i vertici della Regione: dal presidente Michele Emiliano al direttore del dipartimento Turismo e cultura Aldo Patruno.

Per il momento la Regione non ha preso posizione sulla vicenda, ma sono attesi aggiornamenti a stretto giro di posta. Alle prese con il caso Haggis – oggi in tribunale per l'interrogatorio di garanzia – l’Allora Fest ha preso regolarmente il via.

"Non abbiamo mai pensato di mollare, dopo la vicenda e soprattutto dopo un anno intenso di lavoro", ha spiegato in conferenza stampa ad Ostuni, Silvia Bizio, direttrice artistica dell'evento Il co-fondatore Giovanni De Blasio ha rimarcato che “si tratta di una vicenda privata che riguarda un uomo e non l’organizzazione”, ribadendo la massima fiducia nel lavoro della magistratura.

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