Caso Shalabayeva: indagati in sette per sequestro di persona

Sequestro di persona: è l’accusa che i pm di Perugia contestano al capo dello Sco Renato Cortese, al questore di Rimini Maurizio Improta, ad altri 5 poliziotti e al giudice di pace Stefania Lavore per il caso Shalabayeva, la moglie del dissidente kazako Ablyazov espulsa dall’Italia

Caso Shalabayeva: indagati in sette per sequestro di persona

Sequestro di persona: è l’accusa che i pm di Perugia contestano al capo dello Sco Renato Cortese, al questore di Rimini Maurizio Improta, ad altri 5 poliziotti e al giudice di pace Stefania Lavore per il caso Shalabayeva, la moglie del dissidente kazako Ablyazov espulsa dall’Italia. Agli indagati sarebbe stata notificata un’informazione di garanzia. La donna fu prelevata dagli agenti di polizia che cercavano il marito.

Durante la perquisizione alla ricerca del politico kazako, gli uomini della Mobile e dell'ufficio Immigrazione separarono la donna dalla figlia, le portarono all'aeroporto di Ciampino dove c'era ad attenderle un aereo affittato dall'ambasciatore kazako. E furono fatte partire per il Kazakistan. Ai difensori di allora fui impedito di difendere la donna la cui estradizione fu controfimrata in fretta e furia anche dal capo della procura di Roma, Pignatone.

Durante una ricostruzione avvenuta dopo, fu accertato che il console kazako si rivolse al Viminale per avere un appoggio all'operazione di espulsione. Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, negò di essere stato avvisato e venne rimosso l'allora capo dell'ufficio di Gabinetto del ministero dell'Interno, Procaccini.

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