Coronavirus

Castiglione d’Adda: marchiate le case dei contagiati

Abitazioni e negozi di presunti contagiati sono stati imbrattati con vernice nera. Gli abitanti sono disperati e si sentono abbandonati da tutti

Castiglione d’Adda: marchiate le case dei contagiati

A Castiglione d’Adda la psicosi per il coronavirus sta raggiungendo livelli davvero preoccupanti. In paese le case e i negozi di presunti contagiati sono stati letteralmente marchiati con pennellate di vernice nera. Per timore di rimanere contagiati, alcuni sconosciuti hanno imbrattato i muri di persone, a loro dire, risultate positive al virus.

Case di Castiglione d'Adda marchiate con vernice nera

Ha raccontare il fatto è stato un ascoltatore che si è sfogato in radio. L’uomo, residente a Castiglione d’Adda, è intervenuto durante una puntata del programma radiofonico La Zanzara, in onda su Radio24, e ha raccontato cosa sta avvenendo nel suo paese. “Qui sta accadendo dell’incredibile” ha esordito l’uomo. “C’è la fobia di prendere il virus da parte delle persone che non sono risultate positive. Ci hanno lasciato soli”. Il radioascoltatore ha detto di aver effettuato il tampone e di essere risultato negativo al coronavirus. Ha poi confermato di sentirsi bene e di aver girato per il paese notando alcuni muri contrassegnati con della vernice nera.

Non si sa tra l’altro se quelle abitazioni siano realmente occupate da persone che hanno contratto il virus o meno. Fatto sta che alcuni muri di case e facciate di esercizi commerciali sono stati segnati con della vernice nera perché ritenuti appartenenti a infetti. La fobia di essere contagiati da coloro che hanno già preso il virus è tanta e qualcuno ha pensato di evitare il rischio marchiando alcuni edifici di Castiglione d’Adda. Senza comunque essere sicuri al cento per cento che vi siano all’interno davvero delle persone rimaste contagiate.

Zona rossa

Castiglione d’Adda è uno dei dieci comuni del Lodigiano che rientrano nella zona rossa, presidiata 24 ore 24 dalle forze dell’ordine, proprio per evitare che ci siano entrate e uscite non controllate dall’area del focolaio. Proprio qui è stato registrato il primo caso riguardante una bambina di 4 anni, sottoposta al tampone e risultata positiva al coronavirus. La piccola era stata sottoposta al test dopo aver contratto una leggera forma influenzale. La bimba potrebbe aver contratto il virus all'ospedale di Codogno, dove era stato ricoverato il 38enne, considerato il paziente1. La bimba comunque, fin dall'inizio si trovava in buone condizioni e non ha mai destato particolari preoccupazioni. Adesso il paese, uno dei più colpiti dal coronavirus, deve fare i conti anche con chi ha il terrore di rimanere contagiato, e cerca di allontanare con ogni mezzo il pericolo.

Anche usando della vernice nera.

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