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Catania, sbarco di immigrati: i cadaveri lasciati in spiaggia

Il peschereccio con a bordo 120 stranieri incagliato a 15 metri dalla riva: i sei annegati perché non sanno nuotare. La Boldrini ai sopravvissuti: "Possa iniziare una nuova vita"

I cadaveri degli immigrati sulla battigia del lungomare Plaia a Catania
I cadaveri degli immigrati sulla battigia del lungomare Plaia a Catania

Uno nuovo sbarco di immigrati è avvenuto all'alba a Catania. Dopo che il motopeschereccio, che aveva a bordo circa 120 clandestini, si è incagliato non lontano dalla spiaggia, sei persone sono morte annegate nel tentativo di raggiungere la riva. I cadaveri sono rimasti sulla battigia del lungomare Plaia. "Le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime - ha commentato il presidente della Camera Laura Boldrini - ai sopravvissuti l’augurio che oggi, grazie alla prima accoglienza fornita dalla città di Catania, possa iniziare per loro un nuovo percorso di vita".

Sul posto sono subito intervenute la guardia costiera, la Polizia e i carabinieri per ricostruire le dinamiche dell’accaduto e prestare soccorso. "La segnalazione è giunta alle sei del mattino - riferiscono le forze dell’ordine - indicava la presenza di un peschereccio di 13-15 metri arenato nello specchio d’acqua antistante il lungomare Plaia di Catania". Secondo una prima ricostruzione dei fatti, i sei immigrati morti sono annegati mentre tentatavano di raggiungere la riva. Il peschereccio con cui erano arrivati si era, infatti, arenato a una quindicina di metri dalla riva. Gli extracomunitari, che non sapevano nuotare, sono "precipitati" in un canale profondo alcuni metri che c'è poco prima della battigia. Tra i circa 120 immigrati, che si trovavano a bordo del motopeschereccio, erano presenti anche donne e bambini molto piccoli. Sono stati soccorsi dalle forze dell’ordine e dalla Guardia costiera e trasferiti nel porto di Catania per l’identificazione. "Ho visto arrivare una moltitudine di persone sulla battigia che tentavano di raggiungere la strada, e ho avvisato le forze dell’ordine. Una scena drammatica. Per oggi da noi niente bagni, lo stabilimento resta chiuso - ha raccontato il titolare dello stabilimento balneare Lido verde, Dario Monteforte, a Sky Tg24 - è una scelta obbligata di fronte a una simile tragedia".

La tragedia non ferma gli sbarchi.

Complice il bel tempo, infatti, anche oggi è continuato l'afflusso di clandestini sulle coste del Sud Itaia. Proprio questa mattina, una quarantina di stranieri sono stati soccorsi dalla Guardia costiera al largo di Siracusa. Fra loro 22 minori, un disabile e una persona che ha numerose fratture.

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