Ha suscitato un terremoto nel mondo dell'editoria meridionale il provvedimento del tribunale di Catania che ha posto sotto sequestro giudiziario (finalizzato alla confisca) il quotidiano "La Sicilia", la maggioranza delle quote del quotidiano pugliese e lucano "La Gazzetta del Mezzogiorno" e due emittenti televisive (Antenna Sicilia e Telecolor) facenti parte del gruppo guidato da Mario Ciancio Sanfilippo.
In tutto, all'editore siciliano 86enne, sono stati sequestrati beni per 150 milioni di euro . Il tribunale ha nominato commissari giudiziari per non interrompere le attività lavorative delle testate e delle emittenti sequestrate.
Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri del Ros e del comando provinciale del capoluogo etneo su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Mario Ciancio Sanfilippo è sotto processo con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Complessivamente l'operazione ha portato al sequestro di conti correnti, polizze assicurative, 31 società, quote di partecipazione di altre sette società e beni immobili.
"Il mio patrimonio è frutto solo del mio lavoro. Non ho mai avuto alcun tipo di rapporto con ambienti mafiosi.
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