Cronache

Cede la trave dell'altalena: muore bambina di 12 anni

Una bambina di 12 anni è morta in un oratorio parrocchiale a causa del cedimento della trave dell’altalena su cui stava giocando. La tragedia è avvenuta ad Avezzano, comune in provincia di L'Aquila

Cede la trave dell'altalena: muore bambina di 12 anni

Tragedia ad Avezzano, comune in provincia di L'Aquila, dove una bambina di 12 anni è morta in seguito al cedimento della trave dell'altalena su cui stava giocando. Il tragico fatto si è verificato in un oratorio parrocchiale. Tutti i tentativi di soccorso messi in atto da parte del personale sanitario del 118 e il trasporto d’urgenza in ospedale in eliambulanza sono risultati purtroppo vani. Adesso sarà compito dei carabinieri ricostruire la dinamica dell'incidente e capire i motivi del cedimento della struttura di legno.

Ha ceduto al struttura

I militari stanno raccogliendo le varie testimonianze delle persone che hanno assistito al tragico fatto, tra le quali ci sarebbe anche qualche bambino. Grazie ai loro racconti sarebbe già stata ricostruita una prima dinamica del grave incidente che è costato la vita alla piccola. Secondo quanto fino a questo momento ricostruito dagli investigatori, la bambina stava giocando con l'altalena quando d’improvviso la trave a cui era legata la piccola struttura avrebbe ceduto, finendole addosso e colpendola, uccidendola poco dopo essere arrivata in ospedale.

L'incidente in cui ha perso la vita la giovane vittima, una ragazzina di soli 12 anni, si è verificato intorno alle 18 di oggi, mercoledì 31 agosto, nel cortile dell'oratorio parrocchiale di San Pelino, una frazione di Avezzano. Sul luogo della tragedia era presente anche un infermiere che dopo aver assistito al dramma ha tentato di rianimarla. Sul posto sono subito intervenuti anche i sanitari del 118. La bambina è stata prima trasportata al pronto soccorso di Avezzano, e in seguito è stata trasferita all'ospedale San Salvatore dell'Aquila, ma come abbiamo detto ogni tentativo di rianimazione è stato purtroppo vano. Sulle cause stanno compiendo gli accertamenti di rito i vigili urbani e i carabinieri che hanno delimitato l'area.

La giovane vittima

La bambina, solare e allegra, era molto conosciuta e ben voluta da tutti. Di origini albanesi, apparteneva a una famiglia integrata: viveva con la mamma e il papà, considerati grandi lavoratori, e una sorella più grande nella frazione di San Pelino in una abitazione a poca distanza dall'oratorio dove spesso andava a giocare.

Le parole del governatore

Venuto a conoscenza di quanto successo nel tardo pomeriggio di oggi, il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio ha così commentato l’accaduto: "Ho appena appreso della tragica notizia che ha colpito la comunità di San Pelino. Morire tragicamente a dodici anni è difficile da spiegare e da accettare. A nome mio personale e dell'intera giunta regionale sono vicino ai familiari della bambina in questo tragico momento". In seguito al grave episodio che ha sconvolto tutta la comunità marsicana, la Procura della Repubblica di Avezzano ha aperto una inchiesta coordinata dal pubblico ministero Maurizio Maria Cerrato.

L'area è stata sequestrata

Secondo quanto è stato reso noto, l'area in questione è di proprietà della Curia di Avezzano ed è stata affidata in comodato d'uso al Comune con una tirocinante del comune che tutti i giorni si recava ad aprirla. Lo spazio all'aperto era molto frequentato, ma non sarebbe stato in condizioni adeguate. La chiesa di San Pelino sarebbe stata ristrutturata. La Procura ha anche posto sotto sequestro l'intera area.

Sul posto, oltre ai soccorritori, sono giunti anche il vescovo di Avezzano, Giovanni Massaro, e tanti componenti dell'Amministrazione comunale, tra i quali Domenico Di Berardino, vice sindaco con funzioni di sindaco per la sospensione del primo cittadino, Gianni Di Pangrazio.

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