Cronache

"Io non so mica spik inglish". Autisti furbetti (e ignoranti)

Fiftifaiv, scritto così in modo da facilitare la lettura dei candidati al posto di autista della Cotral, acronimo per Compagnia Trasporti Laziali

"Io non so mica spik inglish". Autisti furbetti (e ignoranti)

Fiftifaiv, scritto così in modo da facilitare la lettura dei candidati al posto di autista della Cotral, acronimo per Compagnia Trasporti Laziali, in passato detta Acotral, società per azioni unipersonale, presieduta da Amalia Colaceci e con Giuseppe Ferraro direttore generale, così per precisare almeno ciò che è certo, certificato, ufficiale. Il resto è fuffa: fiftifaiv nel senso di cinquantacinque, tanti si sono presentati portandosi appresso un attestato che dimostrava la conoscenza della lingua di sua maestà Elisabetta per essere assunti come autisti in possesso di conoscenza dell'inglese, secondo il bando chiuso il 16 luglio scorso per lavorare sulle direttrici Roma-Frosinone, Roma-Latina, Roma-Rieti e Roma-Viterbo. Ma dinanzi alla classica domanda do you speak english? e in attesa di the cat is on the table rivolta agli aspiranti driver, la commissione esaminatrice si è ritrovata con cinquantacinque bocche chiuse, occhi stupiti, espressioni smarrite, salivazione azzerata, totale: non sapevano un amato sostantivo o aggettivo d'inglese, il pezzo di carta era fasullo, roba timbrata dalle parti di Napoli e Avellino presso scuole e istituti non meglio identificati. In cambio di un pugno di euro un diploma non si nega a nessuno. Parte l'inchiesta, sono avviate le indagini, Cotral si affida al proprio ufficio legale, si va per carte bollate, i fiftifaiv vengono accusati di falso, hanno tentato di farla franca, anzi british ma sono stati beccati con il mouse in bocca. Roba da film di Totò, considerata l'origine delle documentazioni, noiovulevonsavuàr resta una frase leggendaria per spiegare come l'italiano pensa di cavarsela a prescindere e, al tempo stesso, di fregare il prossimo. Una volta, su autobus, tram, torpedoni e affini era affisso un cartello che ammoniva: «È severamente proibito parlare al conducente». Il monito potrebbe essere ripristinato per il gruppetto di furbi ma perché non saprebbero come rispondere al turista straniero interrogante. Roma è città eterna ma l'Italia non concede limiti alla genialità dell'uomo. Non credo che ci saranno sanzioni pesanti e condanne «esemplari» per i fiftifaiv, anzi prevedo una spaghettata tra friends, ricordando l'happy hour trascorsa davanti alla commissione, fatta fessa anche con il silenzio e la risatina finale. L'Inghilterra è uscita dall'Europa, a Roma ci sono cinquantacinque italiani che non sono mai entrati in Inghilterra.

Oh yes.

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