Sgarbi quotidiani

Chi rovina (un paese) non paga

L'irresponsabilità, l'incompetenza, il pressappochismo ispirano molte scelte di politici improvvisati, affiancati da false autorità di garanzia

Chi rovina (un paese) non paga

L'irresponsabilità, l'incompetenza, il pressappochismo ispirano molte scelte di politici improvvisati, affiancati da false autorità di garanzia. E nessuno li chiama a rispondere per i loro errori sostanziali e devastanti. È sufficiente andare a verificare lo stato di una piccola cittadina a Ferrara: Sant'Agostino. Colpita dal terremoto del 2012, ha subìto una inaudita violenza, programmata dall'allora sindaco Fabrizio Toselli, con il contributo determinante dell'allora ministro dell'Interno Cancellieri e dell'allora prefetto, con l'autorizzazione della Sovrintendente alle Belle arti. Invece di imbragare e consolidare l'edificio del Comune, un bel palazzo dell'Ottocento, hanno pensato bene di demolirlo. Ho fatto di tutto per impedirlo, insieme a Italia Nostra, ma la sentenza è stata eseguita. Il Comune era assolutamente isolato, e dove sorgeva sono rimaste le rovine. In cinque anni non si è fatto nulla. La ridicola retorica del progresso e dello sviluppo indusse una parte della popolazione a contestarmi con urla e insulti quando andai sul posto. Oggi resta un vuoto, un buco. Il sindaco ha abbandonato la città devastata e dal giorno del delitto, il 19 luglio 2012, non è capitato più nulla. Si dovrebbero vergognare quelle «autorità» per il loro errore, per la mortificazione e l'umiliazione che hanno generato, ingannando quei cittadini che applaudivano, inconsapevoli e illusi. Ora Sant'Agostino resta con la sua desolazione e la sua ferita, e nessuno paga.

E nessuno si vergogna.

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