Coronavirus

"Chi è vaccinato o guarito festeggi il Natale"

Rinunciare al Natale anche quest'anno significa avere conseguenze sociali ed economiche molto serie. Pareri contrastanti tra i virologi sul come affrontare le festività

"Chi è vaccinato o guarito festeggi il Natale"

Manca poco più di un mese al Natale e stando a quanto dichiarano alcuni virologi non va festeggiato neanche quest'anno. Questa volta, però, abbiamo un'arma per salvarlo davvero: il vaccino. Rinunciare ad un periodo dell'anno come questo per il secondo anno di fila significa dover fronteggiare danni economici non indifferenti. Ossia, mettere di nuovo in ginocchio il turismo e dover affrontare tutte le conseguenze che questo comporterebbe. Compreso il possibile malcontento e la sfiducia di quelle persone che si sono vaccinate, oltre che per fiducia nella scienza, soprattutto per tornare ad avere una vita normale.

La situazione rispetto allo scorso anno è molto differente dal momento che circa l'85% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale e in più ora c'è il green pass. A quanto pare, però, per qualcuno non basta ancora. Fabrizio Pregliasco ad esempio detta quelle che secondo lui devono essere le linee guida per delle festività serene: "Cenoni solo con la terza dose, distanziati per nuclei familiari e senza baci e abbracci. Io starò da solo". Dello stesso avviso, certamente più soft, anche Luca Richeldi, direttore di Pneumologia del Gemelli, il quale raccomanda: "Mascherina, distanziamento e igiene delle mani. Evitiamo le enormi tavolate".

Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, invita a non drammatizzare. "Spero non inizi il balletto sul Natale, io credo che chi è vaccinato o ha avuto la malattia potrà farlo tranquillamente", spiega Bassetti. E aggiunge: "Io non lo farò da solo ma in famiglia: ci è stato già tolto un Natale lo scorso anno e quest'anno nessuno ce lo può togliere. Giù le mani dal Natale, dalle cene di famiglia, dagli abbracci tra vaccinati o guariti". Inoltre, non si nasconde dal lanciare critiche a chi manda informazioni negative senza fare i conti con la realtà dei fatti. "Attenzione - ammonisce il direttore di Malattie infettive - altrimenti si mandano messaggi sbagliati e le persone credono meno nel vaccino e si rischia di far calare l'attenzione". Assicura inoltre che chi ha meno di 50 anni ed è vaccinato con doppia dose può fare serenamente il Natale come anche "gli over 60 che certamente avranno fatto a dicembre la terza dose". Proprio in merito alla terza dose sempre Bassetti ha spiegato: "La faremo tutti con tempi diversi.

Ora è il momento di correre sulle persone più anziane e le persone più fragili che devono farla nei prossimi due mesi".

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