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"Non sono quella persona lì": Barbara Palombelli risponde agli attacchi

Barbara Palombelli risponde agli attacchi ricevuti a seguito di una sua frase sul femminicidio estrapolata da una causa in corso a "Forum"

"Non sono quella persona lì": Barbara Palombelli risponde agli attacchi

Nelle ultime 24 ore, Barbara Palombelli è stata al centro dell'attenzione mediatica e politica per una frase detta durante lo Sportello di Forum, lo spin-off del programma di Canale5 che va in onda il pomeriggio su Rete4. Numerose le critiche piovute addosso alla giornalista da parte del mondo politico e culturale italiano, tantissimi gli attacchi subiti sui social.

"Negli ultimi sette giorni ci sono state sette donne uccise presumibilmente da sette uomini. A volte è lecito anche domandarsi: questi uomini erano completamente fuori di testa, completamente obnubilati oppure c’è stato anche un comportamento esasperante e aggressivo anche dall’altra parte? È una domanda che dobbiamo farci per forza, soprattutto in questa sede, in tribunale bisogna esaminare tutte le ipotesi", ha detto Barbara Palombelli durante la discussione di una causa.

Già nel pomeriggio, la giornalista e conduttrice si era difesa dagli attacchi con un commento lasciato sui social: "La violenza familiare, il crescendo di aggressività che prende il posto dell'amore, l'incomprensione che acceca e rende assassini richiedono indagini accurate e ci pongono di fronte a tanti interrogativi. Quando un uomo o una donna (ieri a forum era la protagonista donna ad esercitare violenza sul coniuge) non controllano la rabbia dobbiamo interrogarci. Stabilire ruoli ed emettere condanne senza conoscere i fatti si può fare nei comizi o sulle pagine dei social, non in tribunale. E anche in un'aula televisiva si ha il dovere di guardare la realtà da tutte le angolazioni".

Durante il promo di Stasera Italia, il programma che conduce su Rete4 ogni giorno a partire dalle 20.30, ha aggiunto: "Oggi è successa una cosa terribile, è stata estrapolata una frase da una causa di Forum di ieri pomeriggio ed è stata utilizzata per una valanga di attacchi, una cosa che mi ha attraversato da tutte le parti. Sono stata accusata di essere complice dei femminicidi, di assolvere gli uomini che usano violenza sulle donne. Questo tradisce tutta la mia vita, dedicata a contrastare la violenza sulle donne e sui bambini".

Così ha esordito Barbara Palombelli, aprendo anche una parentesi nella sua vita personale, parlando dei figli adottati e salvati dalle violenze. "Nel lavoro ho sempre difeso le donne, questo è quanto di più falso possa esistere. Non esiste nessuna rabbia, nessun comportamento che possa giustificare il femminicidio o la violenza sulle donne. Questo per me è chiarissimo e dev'essere chiaro anche per voi", ha proseguito Barbara Palombelli. La conduttrice, quindi, si è scusata: "Chiedo scusa se non era chiaro abbastanza. Chiedo scusa all'azienda e a tutti coloro che hanno creduto che io fossi quella persona lì. Non sono quella persona lì, sono sempre io".

Intervenendo successivamente a Quarto Grado, il programma di Gianluigi Nuzzi in onda su Rete4, Barbara Palombelli ha nuovamente spiegato la sua posizione, ribadendo i suoi trascorsi in difesa delle donne e dei bambini, come dimostra l'adozione di tre figli. Quindi, ha spiegato che quelle frasi andrebbero contestualizzate all'interno del più ampio discorso fatto durante la causa trattata in quel momento a Forum, dove è stato mostrato "come si disinnesca la rabbia. Abbiamo avuto un'esperta che ci ha spiegato i vari gradi. Ma nessuna rabbia può giustificare l'omicidio". Quindi, ha ribadito "che non esiste giustificazione per il femminicidio. Affianco a questo però dobbiamo fare tutti un passo avanti per andare a capire come disinnescare dal primo momento. Il mio intento era, ed è, quello di prevenire e di capire il primo gesto. L'escalation, il comportamento di qualcuno che può poi degenerare. Allora lì ci vuole lo psicologo, ci vuole sostegno. Perché dobbiamo assolutamente prevenire, perché non accada mai più".

Barbara Palombelli ha sottolineato la necessitò di fare un passo avanti, "domandarci come disinnescare questa rabbia repressa, questa aggressività, prima che diventi omicidio. Dobbiamo insegnare alle nostre figlie che il primo gesto di quell'uomo va interpretato e decodificato. Va portato dallo psicologo, curato. Al primo gesto, alla prima parolaccia, al primo vaffa, al primo schiaffo. Questo è prevenire i comportamenti, non esasperarli, quindi curarli".

Quindi Barbara Palombelli si è ulteriormente scusata, difendendosi e definendo falsità gli attacchi mediatici, in ragione della sua storia professionale.

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