Chiesta l'archiviazione per i poliziotti che uccisero Anis Amri

Fu legittima difesa. E il sindaco di Sesto: "Non sborseremo un euro per i funerali"

Chiesta l'archiviazione per i poliziotti che uccisero Anis Amri

Archiviazione: è questa la richiesta arrivata dal pubblico ministero di Monza, che ha ritenuto evidente il caso di legittima difesa per i due agenti che la notte del 22 dicembre spararono e uccisero Anis Amri, terrorista autore della strage di Berlino.

Secondo il magistrato monzese non ci sono dubbi sul fatto che i due uomini agirono per difendersi, dopo che il jihadista, fermato davanti alla stazione di Sesto San Giovanni, poco fuori Milano, estrasse una pistola e sparò contro i poliziotti, ferendono uno.

Una richiesta "giusta e opportuna" quella del pm, secondo il sindaco del paese, Roberto Di Stefano, che dice: "Colgo ancora una volta l'occasione per ringraziare i due agenti del Commissariato di Sesto San Giovanni e più in generale tutti gli uomini e le donne che nella mia città e in tutto il Paese operano quotidianamente per garantire sicurezza".

E sulle sue intenzioni non fa un passo indietro:

"Ribadisco altresì che il Comune di Sesto San Giovanni, non sborserà neppure un euro per le spese post-mortem per il mostro di Berlino". Da Milano voglio 2.160 euro per il deposito della salma nell'obitorio del capoluogo lombardo.

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