Cronache

Chioggia, lido chiuso per razzismo e violenze

Il Questore di Venezia ha ritirato per 15 giorni la licenza dello stabilimento "Cayo Blanco" a causa dei diversi episodi di violenza e di razzismo da parte dei buttafuori che hanno "minato i diritti costituzionali"

Chioggia, lido chiuso per razzismo e violenze

Un' "escalation di episodi razzisti e violenti" così come descritto in una nota della polizia, hanno portato il Questore di Venezia a sospendere per 15 giorni la licenza dello stabilimento balneare "Cayo Blanco" di Chioggia Sottomarina, comune sulla laguna già al centro di un caso mediatico per un lido di Punta Canna che esponeva cartelli inneggianti al fascismo.

Diversi i casi di violenza sui clienti accertati nello stabilimento ora chiuso dal provvedimento del Questore. Tra questi spiccano i due più recenti, come riporta Il Gazzettino. L'ultimo sabato scorso, nel quale i buttafuori hanno spintonato un 43enne e, di fronte alla sua reazione, l'hanno preso a calci e pugni fino a causare la frattura del perone e della mascella. L’uomo è stato trasportato d’urgenza al Pronto soccorso: la prognosi è stata di 30 giorni. Solo qualche giorno prima un altro episodio segnalato alle forze dell'ordine, questa volta di razzismo. Un ventenne italiano di orgine etiope ha infatti denunciato ai carabinieri di essere stato bloccato all'entrata dello stabilimento, sentendosi dire dal personale della sicurezza che "non potevano entrare persone con la pelle scura", perché nel locale c'erano stati dei furti di cui erano sospettate "persone di colore". Furti, comunque, di cui gli inquirenti non hanno mai avuto notizia.

I riscontri del Commissariato di Chioggia e della compagnia Carabinieri di Chioggia Sottomarina hanno fatto emergere altri casi di aggressione nello stesso locale, come ad esempio la frattura delle ossa nasali con prognosi di 20 giorni subita da un cliente del lido. La Questura ha perciò rilevato che a causa di "una non adeguata vigilanza del locale da parte del gestore" le violenze e le discriminazioni avevano generato un elevato allarme sociale e che il comportamento del personale ha"pericolosamente minato diritti costituzionalmente garantiti" .

I fatti avvenuti nel lido "rappresentano pertanto - dichiara il Questore - una preoccupante minaccia all'ordine e alla sicurezza pubblica, aggravata da aspetti di deriva razziale, in special modo se riferiti ad un luogo di ritrovo per un significativo numero di giovani".

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