Cronache

"Una caparbia lezione di ottimismo". L'ultimo addio a Sassoli

Presenti le massime autorità europee e italiane, ma anche gli ex colleghi del Tg1 e tantissimi conoscenti commossi per David Sassoli

"Ci lasci una caparbia lezione di ottimismo". L'ultimo addio a David Sassoli

I funerali di Stato di David Sassoli si sono svolti nella basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella, i presidenti del Senato e della Camera, Elisabetta Casellati e Roberto Fico, il premier Mario Draghi, il presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

Tantissime le personalità politiche presenti in chiesa. Tra i primi a raggiungere la chiesa Antonio Tajani, Massimo D'Alema, Nicola Zingaretti e delegazione del Pd. Ma anche il ministro ai Trasporti Enrico Giovannini, Romano Prodi. Presenti in chiesa anche Claudio De Vincenti presidente di AdR e il leader di Italia viva Matteo Renzi.

Tra i politici che hanno omaggiato David Sassoli anche il ministro Nicola Franco, Mara Carfagna, la ministra alla Giustizia Marta Cartabia, Andrea Orlando e Elisabetta Belloni, il ministro ai Beni Culturali Dario Franceschini, Walter Veltroni, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, Renato Brunetta. È arrivato anche il presidente della Rai Carlo Fuortes, la ministra degli interni Luciana Lamorgese, il presidente della Corte costituzionale Giancarlo Coraggio, Gianni Letta, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini.

La bara di David Sassoli è arrivata avvolta nella bandiera europea. Erano in tutto 300 le persone che si sono presentate nella basilica di Santa Maria degli Angeli per salutare il presidente del parlamento europeo, scomparso a causa di una malattia che dal 26 dicembre l'aveva costretto al ricovero in ospedale. Tante le persone che si sono radunate anche all'esterno, almeno qualche centinaia, per assistere alle sue esequie.

"Tanti lo consideravano uno di noi per quell'aria empatica, un pò per tutti era un compagno di classe, quello che tutti avremmo desiderato, che sicuramente ci avrebbe aiutato", così il cardinale e arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi, amico sin dai tempi del liceo dello scomparso presidente del Parlamento europeo. E sono parole di grande affetto quelle che gli rivolge durante l'omelia: "Di David tutti portiamo nel cuore il suo sorriso, quasi timido. Qualcuno ha detto di non aver mai visto nessuno arrabbiato con David". E ha aggiunto, anche per smorzare le tante polemiche che ne hanno accompagnato la scomparsa: "Ha accolto la malattia con dignità senza farla pesare, vivendo con la forza dei suoi ideali e con l'amore che tanto lo ha circondato".

Giornalista appassionato e uomo delle istituzioni, David Sassoli era "un uomo di parte e anche un uomo di tutti, la sua parte era quella della persona: per lui la politica doveva essere per il bene comune. Ecco perché voleva un'Europa unita con i valori fondativi, e ha servito perché le istituzioni funzionassero. Non ideologie ma ideali, non calcoli ma una visione". Il cardinale ha sottolineato che David Sassoli era un uomo "non di ideologie ma di ideali".

Durante i funerali è stato letto il messaggio dei suoi colleghi del Tg1: "Hai sfondato muri di gomma con la tenacia della tua gentilezza, con l'ostentazione del rispetto che avevi per gli altri, con lo sfinimento del dialogo, la forza della prudenza e la dirompenza della tua mitezza. A noi lasci una caparbia lezione di ottimismo". Il messaggio è stato letto dalla giornalista Elisa Anzaldo, che con la voce spezzata dalle lacrime ha poi concluso: "Un'ondata di affetto ci ha travolto al Tg1 e ci ha fatto ricordare tanti momenti: se a mensa se ti scappava poco poco l'inizio di una discussione politica non ti si fermava più, partivi da De Gasperi, per concludere che qualcosa comune bisognava farla. E l'hai fatta.

Dicevi, il problema degli altri è il mio problema, L'indifferenza non è un'opzione, tutti gli insegnamenti di don Milani che avevi respirato a casa e raccontavi a noi".

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