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"Un rischio ragionato": così Draghi ha deciso di riaprire

Il governo per le riaperture si è assunto un rischio: queste le parole di Mario Draghi in conferenza stampa nell'annunciare la road map

"Un rischio ragionato": così Draghi ha deciso di riaprire

L'Italia riapre e questa, forse, è la volta definitiva. Questa è l'estrema sintesi di quanto detto in conferenza da Mario Draghi, che ha annunciato un graduale ritorno alla normalità nelle regioni che avranno numeri da zona gialla. Sarà un "giallo rafforzato" come è stato definito, ma pur sempre un primo passo che permetterà a tantissime attività di tornare a respirare e a guadagnare. Si sbloccheranno i confini regionali, con libertà di movimento tra regioni di uguale colore e pass tra regioni di colore diverso. Il pensiero è ora orientato alla prossima stagione estiva e alla ripresa del tursimo. L'Italia vuole farsi trovare pronta per un'estate aperta ma in sicurezza.

"Con la decisione di oggi il governo ha preso un rischio ragionato fondato sui dati che sono in miglioramento, ma non in miglioramento drammatico", ha detto il presidente del Consiglio. Quasi una scommessa per il governo, che dovrà essere sostenuta dai comportamenti dei singoli: "Questo rischio che il governo ha preso, che certamente incontra le aspettative dei cittadini, si fonda su una premessa: che quei comportamenti che governano le attività aperte siano osservati scrupolosamente, mascherine e distanziamenti restano".

"C'è la road map"

Insiemae Mario Draghi in conferenza stampa era presente anche Roberto Speranza. Il ministro della salute ha spiegato che "c'è un calendario per le riaperture. Una data chiave è quella del 26 di aprile che è la data in cui ripristiniamo le zone gialle, con una differenza importante che riguarda la necessità di investire sul fronte degli spazi aperti". Accanto al calendario, governo ed esperti hanno tracciato una prima road map, "che ci accompagnerà e che monitoreremo passo passo".

Ristoranti e bar

Dal 26 aprile, le Regioni che avranno numeri da zona gialla potranno riaprire i ristoranti e i bar sia a pranzo che a cena, rispettando la misura del coprifuoco che resta fissata alle 22. In questa prima fase di riaperture poranno svolgere il servizio serale solo i ristoranti con spazi esterni. "Non credo non ci sia una evidenza scientifica alla base dei provvedimenti presi. L'aver privilegiato l'attività all'aperto è fondata su dati scientifici, il numero dei contagi è molto basso", ha spiegato Mario Draghi. Le decisioni sono state dettate dalla cabina di regia, che stavolta ha deciso all'unanimità, nonostante i diversi punti di vista: "Ci sono state differenze di vedute sui singoli aspetti. Sono contento che siamo riusciti a trovare una decisione che contempli i vari punti di vista. La decisione è stata presa all'unanimità, non a maggioranza".

Cinema, teatri, spazi culturali

Riaprono anche i luoghi della cultura e del divertimento, anche se con le limitazioni del caso. Dal 26 aprile nelle zone gialle potranno nuovamente aprire anche cinema, teatrie luoghi in cui sarà possibile assistere agli spettacoli all'aperto. Gli spazi al chiuso, invece, dovranno sottostare ai limiti di capienza previsti dai protocolli contro i contagi. Non ci sarà l'obbligo di tampone nelle 48 ore prima, come inizialmente sembrava essere,

Scuole

Le scuole di ogni ordine e grado potranno tornare ad aprire in presenza già dal prossimo 26 aprile in zona gialla. In zona rossa, invece, verranno svolte le lezioni in classe solamente per gli alunni fino alla terza media. Per quanto concerne le scuole superiori è stato stabilito che l'attività si svolgerà almeno al 50% in presenza.

Spiagge e sport

Dal 26 aprile sarà possibile tornare a fare sport all'aria aperta. Gli stabilimenti balneari e le piscine all'aperto, invece, è previsto che riaprano a partire dal 15 maggio.

Le palestre al chiuso potranno riprendere la loro attività non prima del 1 giugno.

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