In ciabatte al cerimoniale, andiamo a comandare. Deve aver pensato così la presidente della Camera Laura Boldrini quando il 27 giugno si è presentata in udienza da Papa Francesco con un paio di sandali zeppati (guarda la foto) degni della spiaggia di Capocotta. Tailleur pantalone blu, capo scoperto e smalto color sangue di bue, la Boldrini non ha mostrato timori reverenziali.
Libera Chiesa in libero Stato e libero alluce in libera Santa Sede. D’altronde la Papessa delle minoranze in fondo è un po’ una collega del Papa degli ultimi, no? Peccato che la stessa altera laicità la Boldrini non l’abbia sfoggiata in moschea, dove con grande sensibilità ed empatia si è invece più volte velata la testa in ossequio ai precetti.
Perché evidentemente il rispetto vale solo per le religioni altrui, mentre il resto è bigottismo vetusto da prendere a calci e ciabattate, in barba al protocollo e al buon gusto. Lo stesso in base al quale la Boldrini andrebbe «scomunicata» per assoluta mancanza di stile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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