Quindi, oggi...

"La Cina ha perso l'egemonia", addio all'orto e Ipf: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: il voto sul green pass, il vincolo di mandato e il partitino di Di Maio

"La Cina ha perso l'egemonia", addio all'orto e Ipf: quindi, oggi...

- se vi chiedete perché Putin può tagliare le forniture a destra e a manca, sappiate che un anno fa il gas costava 19 dollari a megawattora. Oggi siamo a 127 dollari

- Nardella spera che Letta faccia da federatore come Prodi, unendo da Renzi a Speranza, passando per Di Maio, Calenda, Tabacci, tizio, caio e sempronio. Più che campo largo, mi pare un’ammucchiata. E ricordo a Nardella che quel governo Prodi non andò poi tanto lontano

- Calenda sbatte un portone in faccia a Di Maio: no accordi a chi cambia idea per convenienza. Ok, bene, bravo. Però Carletto: guarda che non esiste persona in politica che non sia caduto in questo errorino. In pratica, non potrai allearti mai con nessuno. Manco col guardiano del bagno di Montecitorio

- leggo su un quotidiano: “Bassetti aggredito alle spalle col ghiaccio”. Alle spalle. Col ghiaccio. Mi immagino la paura

- ecco i tre frontman del nuovo “Insieme per il futuro”: Di Maio, Di Nicola, Di Stasio. A farlo apposta non ci sarebbero riusciti

- siccità: acqua razionata di notte, fontane disattivate, divieto di lavare l’auto e annaffiare l’orto. Ve lo dico, io i miei pomodori non li faccio morire per nessun motivo. Ho l’impianto a goccia, sono pronto a rifornirlo con la minerale

- la Germania alza l’allerta gas a livello 2. Ora proviamo a spiegare come Putins sta cercando di metterci all’angolo. Piano piano sta riducendo le forniture all’Europa, sempre attendo a compensare la riduzione delle vendite con l’aumento dei prezzi (un anno fa costava 19 dollari a megawattore, oggi 127). La speranza, nemmeno troppo vana, è di impedire all’Occidente di riempire le scorte di gas in vista dell’inverno. In questo modo, l’Ue avrebbe due opzioni: restare al freddo e razionare l’energia, oppure tornare strisciante da Putin. Almeno per il prossimo inverno

- Berlino è messa malino, e s’è capito. Il ministro ha detto che ormai il “gas è merce rara”. Noi, stando al ministro Cingolani, siamo messi meglio (scorte piene al 55%) e per una volta potremmo fargli marameo. Il problema è che se si blocca l’industria tedesca sono guai per tutti. Soprattutto per le nostre aziende che forniscono gran parte della componentistica

- la sigla del nuovo gruppo di Di Maio è “Ipf”. Impronunciabile

- “M5s: nessun esponente molisano aderisce a gruppo Di Maio”. Per il nuovo gruppo il Molise non esiste

- per essere quelli del vincolo di mandato, ci sono più fuoriusciti grillini che seggiole in Parlamento

- le stragi in Usa? Ecco la risposta della corte suprema: esteso il diritto al porto d'armi, rendendo più facile ottenere la licenza. Alla faccia del “faremo di tutto per…”

- "Nei prossimi mesi sarà molto difficile, siamo preoccupati di dover affrontare diciamo un un inverno molto costoso e difficile da un punto di vista energetico". Parola di Roberta Metsola. Signori miei, son cavoli amari

- interessante analisi di Nat Rothschild. Secondo il noto industriale britannico dopo il coronavirus la Cina ha perso il dominio globale sulla produzione a basso costo. Le aziende hanno capito che avere mercati vicini conviene in caso di pandemie, guerre e pestilenze. Così cominciano pian piano a lasciare la Cina in favore dell’Europa e del Sud America. Aumenteranno i costi? Sì, ma almeno i beni sono prodotti “a casa nostra”. E gli imprenditori preferiscono moltiplicare le sedi di produzione per non dover dipendere dai giochini di un qualsiasi laboratorio cinese che magari si mette a manovrare con qualche virus…

- Di Maio dice che il suo “non è un partito personale ma un percorso”. Ma che vuol dì?

- sette deputati lasciano Coraggio Italia, dividendo l'atomo, e fondano Vinciamo Italia. Quindi praticamente ormai esistono più gruppi in Parlamento che elettori

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