Cinque giorni di maltempo: cosa ci aspetta dal week end

Da sabato e fino a metà della prossima settimana l'Italia entrerà in un due intense fasi di maltempo: piogge abbondanti, temporali anche forti e locali nubifragi. Ecco cosa ci aspetta

Cinque giorni di maltempo: cosa ci aspetta dal week end

Un'altra importante svolta meteo è alle porte: dopo il definitivo calo termico che ha decretato il passaggio di consegne tra la stagione estiva e quella autunnale, dal fine settimana un'importante e forte perturbazione interesserà l'Italia con piogge abbondanti, diffuse e persistenti come non se ne vedevano da tempo (marzo-aprile). L'ondata di maltempo potrebbe essere duratura e non inferiore ai cinque giorni secondo gli esperti de IlMeteo.it.

Cosa succede nel week-end

Tutto nascerà sabato 24 settembre a partire da ovest: sul Mediterraneo avverrà il contemporaneo affondo di aria fredda nord-atlantica e la risalita di aria calda e umida dall'Africa. Lo scontro darà origine a un profondo vortice ciclonico (non è un ciclone) che, raccogliendo anche l'energia di un mare molto caldo porterà piogge abbondanti, temporali e locali nubifragi soprattutto su Nord-Ovest e regioni tirreniche centro-settentrionali. L'ondata di maltempo continuerà con forza anche nella giornata di domenica dove, osservati speciali, saranno soprattutto Toscana e Lazio con fenomeni anche di forte intensità. Il timore è che possano cadere anche 100 millimetri (forse di più) in breve tempo.

Contemporanemente, le temperature massime subiranno un calo con valori massimi che difficilmente potranno superare i 20°C anche in pieno giorno. Discorso diverso, invece, per Sud e Sicilia che vivranno una fase più mite grazie ai venti da Scirocco oltre all'assenza di piogge e cieli in gran parte poco nuvolosi o velati.

Nuovo maltempo da lunedì

Come detto, la "ferita" che si aprirà non sarà facile da rimarginare in fretta: gli esperti spiegano che da lunedì arriverà aria artica-marittina da nord, ancora più fredda di quella del fine settimana in grado di provocare una nuova e intensa ondata di maltempo potenzialmente ancora più intensa della prima. In quest'occasione, oltre al Nord e alle regioni tirreniche, a ricevere un carico di piogge e temporali sarà anche il Sud: impossibile, al momento, stabilire quali saranno le zone più a rischio e quali maggiormente protette. Tra le due fasi, comunque, passeranno almeno 5 giorni prima di un miglioramento meteo: questo vuol dire che alcune aree d'Italia riceveranno un ottimo apporto di acqua (laddove non farà danni) e si potrà dare una prima spallata alla siccità più grave che ci affligge da mesi. Anche in questo caso è bene sottolineare che una o due perturbazioni non risolvono di certo la carenza idrica: dobbiamo sperare in autunno piovoso ma senza fenomeni forti.

Cos'è la tempesta equinoziale

Quanto avverrà nel fine settimana ha un preciso termine: "tempesta equinoziale", così come ha spiegato ai suoi follower il meteorologo Andrea Corigliano su Facebook. "Quando parliamo di 'tempesta equinoziale' intendiamo una precisa fase della dinamica atmosferica che nei peggioramenti dello stato del tempo abbandona ormai definitivamente le caratteristiche estive per abbracciare quelle autunnali". A differenza della stagione estiva dove i contrasti avvengono quasi esclusivamente per aria fresca in quota con l'interazione di quella calda al suolo, nella stagione fredda "le precipitazioni si organizzano attorno a una vera e propria perturbazione, cioè a un sistema nuvoloso più complesso che per nascere richiama masse d’aria di diversa natura: una calda proveniente dalle latitudini subtropicali e una fredda di origine polare o artica", spiega il fisico dell'atmosfera e divulgatore scientifico.

Nel Mediterraneo e in Italia questa situazione avviene quando "la pressione atmosferica subisce un vistoso e diffuso calo a tutte le quote: è questo il segnale che lascia

intendere ormai terminato il dominio incontrastato della fascia anticiclonica subtropicale e segna l’avvento del flusso perturbato atlantico che in questo modo non trova più ostacoli nella sua propagazione verso sud".

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