Cronache

Ciro Grillo, il racconto del testimone: "La ragazza era ubriaca"

Nuova udienza del processo per violenza sessuale di gruppo che vede imputati Ciro Grillo e alcuni suoi amici. In aula l'insegnante di kitesurf e il medico che visitò la ragazza dopo il presunto abuso

Ciro Grillo, il racconto del testimone: "La ragazza era ubriaca"
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Nuova udienza del processo per violenza sessuale di gruppo che vede imputati Ciro Grillo, figlio del leader del Movimento 5Stelle, e i suoi amici Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria e Edoardo Capitta. Tra i testimoni che si sottopongono alle domande del procuratore Gregorio Capasso e del collegio dei giudici, presieduto da Marco Contu, c'è anche l'istruttore di kitesurf che raccolse le confidenze di Silvia (nome di fantasia) l'indomani del presunto abuso. Fondamentali saranno anche i racconti forniti dai due albergatori che ospitarono la 19enne e la sua amica Roberta (anche questo un nome inventato) presso la struttura ricettiva di Porto Pollo durante la vacanza in Sardegna, e quelli del medico della clinica Mangiagalli di Milano che visitò la ragazza.

La testimonianza dell'istruttore di kitesurf

"Silvia mi ha riferito della notte dello stupro in maniera molto confusa e contraddittoria. Sinceramente non sapeva neanche se fosse avvenuto di sera o di mattina. Non ho creduto più di tanto a quello che mi stava dicendo anche perché mi ha riferito di essere stata molto ubriaca". Era il 25 agosto del 2019 e Marco Grusovin, istruttore di kitesurf, riportò alla polizia giudiziara le confidenze che gli aveva fatto Silvia sulla notte trascorsa con Ciro Grillo e gli amici nella villa a Cala di Volpe. Lo stesso riferì ai militari dell'Arma anche che la ragazza gli aveva anche raccontato di aver subito violenze sessuali dal suo migliore amico l'estate precedente. "Mi disse – aveva spiegato il maestro di surf –che dopo il fatto gli aveva parlato ma lui era caduto dalle nuvole ritenendo che fosse stato un rapporto sessuale consenziente. Silvia gli aveva creduto e così non aveva fatto alcuna denuncia". Dichiarazioni che, se fossero confermate nell'udienza di oggi, giocherebbe un punto a favore del pool difensivo avvalorando l'ipotesi che la 19enne fosse in uno stato di ubriachezza tale da non essere in grado di distinguere un rapporto consenziente da un abuso.

Il racconto degli abergatori

Un'altra testimonianza di assoluto spicco è quella dei due albergatori di Porto Pollo, Maika Pasqui e Daniele Ambrosiani, che nei giorni successivi all'accaduto raccontarono ai carabinieri di aver visto le due ragazze "tranquille e serene" precisando di "non aver notato nulla di strano". Affermazioni che si apprestarono immediatamente a smentire nel corso di alcune interviste rilasciate a varie trasmissioni televisive. "Abbiamo visto due ragazze turbate e che avevano subito qualcosa. - fu l'altra versione - Si vedevano che erano diverse, che era successo qualcosa".

La testimonianza del medico

Stando a quanto riporta l'Ansa, oggi deporrà anche uno dei tre medici che visitarono Silvia nove giorni dopo il presunto abuso. Si tratta della psicologa Laila Micci della clinica Mangiagalli di Milano. Alla psicologa la 19enne raccontò di aver "rivissuto la sensazione di essere di nuovo violentata da quei quattro ragazzi" per due giorni interi. C'è poi anche il referto medico stilato dai tra professionisti in cui si ravvisano "gli estremi per un delittoprocedibile d'ufficio", si legge nella premessa del referto. Quanto all'esame ginecologico, invece, non sarebbero state evidenziate "lesioni". Tuttavia i medici avrebbero rilevato lividi da pressione "al braccio destro, area di soffusione giallo-bluastra, a contorni sfumati" riconducibili a violenza sessuale.

Il processo

Secondo l'accusa Silvia e l'amica subirono abusi sessuali nella villetta a schiera di proprietà della famiglia Grillo, in un residence di Porto Cervo (Costa Smeralda) la notte tra il 16 e il 17 luglio. Una delle due, la studentessa italo norvegese che all'epoca dei fatti aveva 19 anni, sarebbe rimasta vittima di uno stupro di gruppo, come poi lei stessa denunciò ai carabinieri di Milano dopo essere rientrata dalle vacanze. L'altra, Rebecca, sarebbe stata fotografata in posizioni oscene, a sua insaputa, mentre dormiva sul divano.

Le violenze si sarebbero consumate dopo una serata trascorsa dal gruppo di ragazzi al Billionaire, noto locale dell'isola.

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