Coronavirus

Il commissario Arcuri: "Le polemiche sulle mascherine? Meglio fare senza lamentarsi"

Il commissario Arcuri cita Giovanni Falcone in conferenza stampa e risponde piccato alle polemiche: "Mi hanno detto di mordermi la lingua..."

Il commissario Arcuri: "Le polemiche sulle mascherine? Meglio fare senza lamentarsi"

Nel giorno dell'anniversario della strage di Capaci, il commissario Domenico Arcuri ha citato Giovanni Falcone in conferenza stampa. "Che le cose siano così non vuol dire che debbano andare così. Solo che quando si tratta di rimboccarsi le maniche e cambiare, c'è un prezzo da pagare. Ed è allora che spesso si preferisce lamentarsi piuttosto che fare. Questo lo ha detto Giovanni Falcone", ha dichiarato Arcuri. "In questi 65 giorni - ha continuato - noi abbiamo semplicemente provato a fare, senza lamentarci mai". Poi ha aggiunto: "I dati dell'ultima settimana ci dicono che il sistema tiene e che le misure poste in essere sono servite. I dati sono confortanti, la curva sembra non risalire ma la partita non è vinta. Occorre essere responsabili, lo dico soprattutto ai giovani".

Il commissario ha poi affrontato il tema tanto discusso delle mascherine. "Questa settimana abbiamo distributo oltre 43 milioni di mascherine, 10 milioni giovedi, il numero più alto dall'inizio dell' emergenza. La nostra azione prosegue, da ieri i primi 20mila tabaccai distribuiscono mascherine a 50 centesimi". Poi ha aggiunto: "La partita delle mascherine è definitivamente risolta. Ci abbiamo messo due settimane, se sono tante o poche ce lo dirà la storia. Sul prezzo il governo ha mantenuto le promesse". Arcuri è quindi tornato a citare il magistrato per cercare di spegnere le polemiche sulle mascherine. "Mi hanno raccomandato di mordermi la lingua e tenermi i sassolini nelle scarpe. Accetto la raccomandazione e ricordo, come diceva Giovanni Falcone, che è meglio fare che lamentarsi. Questa mascherina che produciamo - ha continuato sventolando un dpi - costa 12 centesimi. Il prezzo di vendita fissato è 50 centesimi. Le libertà del mercato vanno difese fino alla morte ma non quella di arricchirsi calpestando il diritto alla salute di tutti".

Il commissaro ha poi parlato dei reagenti augurandosi che "non diventino le mascherine nella fase due, sono fortemente candidati a farlo". "In questa settimana sono stati fatti oltre 60mila tamponi al giorno, siamo il Paese che ne fa di più - ha spiegato Arcuri -. Per fare tamponi servono i reagenti, oppure dei kit. Dobbiamo trovare il più possibile di reagenti: 33 aziende e 47 prodotti sono in condizioni di soddisfare le esigenze dei vari laboratori. L'obiettivo ora è passare da 60mila a 100mila tamponi al giorno e da ieri abbiamo iniziato il dialogo con le Regioni". Poi ha annunciato: "Lunedì parte l'indagine sierologica con il personale della Croce rossa e con i volontari impegnati. Sarà l'indagine più massiccia mai realizzata dai sanitari italiani. Ci aiuterà ad avere delle indicazioni per saper fronteggiare meglio il virus".

Arcuri ha poi assicurato che "la app 'Immuni' arriverà sul mercato a cavallo della fine del mese. Mancano ancora otto giorni, non ci saranno ritardi". Per quanto riguarda il click day, il commissario ha dichiarato che "il governo ha affidato ad Invitalia l'attuazione della norma stabilendo che la procedura fosse un click day. Invitalia ha svolto, con efficacia ed efficenza, il compito. Non c'è stato nessun corto circuito, nessun blocco". Infine, sull'esame di maturità ha sottolineato che verranno distribuite "le mascherine gratuite per il personale docente e non docente e per gli studenti. Gli esami si svolgeranno in sicurezza".

Intanto, "stiamo iniziando a studiare per capire come approcciare la ripresa dell'attività scolastica a settembre".

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