Cronache

Compra una casa all’asta e trova vecchio proprietario che lo minaccia

Dopo aver rilevato l’abitazione, il nuovo proprietario viene aggredito e minacciato: "Ti taglio la testa, ti faccio esplodere la casa col gas"

Compra una casa all’asta e trova vecchio proprietario che lo minaccia

Per una casa all'asta, a Rozzano, le cose si sono complicate assai più del previsto.

Prima ha affittato l’appartamento, che non era già più suo, a quattro albanesi; dopo di che si chiude all’interno per impedire al nuovo, regolare, proprietario di accedervi ed arriva a minacciarlo di morte dopo un tentativo di estorcergli del denaro.

Un egiziano di 34 anni residente a Rozzano è finito in manette con l’accusa di tentata estorsione nei confronti di un imprenditore italiano di 53 anni, titolare di una Cooperativa. Quest’ultimo aveva regolarmente acquistato l’appartamento ad un’asta giudiziaria nello scorso settembre, dato che il vecchio proprietario, moroso nei confronti della banca, stava per esser sfrattato; lo sfratto sarebbe stato poi effettuato nel mese successivo.

Dopo aver atteso i tempi tecnici, l’imprenditore si è presentato in via Curiel a Rozzano per prender possesso dell’abitazione e permettere agli operai di iniziare i lavori di ristrutturazione previsti. Tuttavia una sorpresa lo attendeva all’interno, dato che ci vivevano già 4 cittadini albanesi, completamente all’oscuro della situazione: questi, prima di andar via dalla casa, hanno raccontato di aver pagato l’affitto proprio all’egiziano.

Poco dopo, proprio il vecchio proprietario si è presentato nel condominio e, dopo aver aggredito l’imprenditore, si è barricato all’interno dell’abitazione e si è poi affacciato sul balcone: “Io ti taglio la testa, ti ammazzo se provi a entrare in casa. O mi dai settemila euro o ti giuro che ti faccio esplodere la casa con il gas”, ha minacciato gridando.

L’imprenditore italiano, spaventato e ferito in modo lieve, ha chiesto l’intervento dei Carabinieri che, raccolta la sua testimonianza, sono riusciti a liberare l’appartamento. La storia sembrava finita lì, invece martedì la scena si è ripetuta in modo quasi identico: gli operai infatti hanno trovato di nuovo in casa l’egiziano, che avrebbe nuovamente spintonato e minacciato il nuovo proprietario, giunto sul luogo. Stavolta la richiesta sarebbe “salita” a diecimila euro, pena la non restituzione della casa.

Invece del denaro sono arrivate per lui le manette, con l’accusa di tentata estorsione.

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