
Ignazio Marino continua a stare sulla graticola. Il Pd chiede la sua testa e vuole già un successore con il voto anticipato. In pole position tra i candidati dem ci sarebbe Nicola Zingaretti, il governatore che potrebbe abbandonare il suo incarico per occuparsi della Capitale. Ma se sul fronte politico Marino resiste, ci sono altre spine nel fianco per il sindaco di Roma. Una su tutte quella del Mef. Il ministero e la Ragioneria dello Stato hanno stabilito che il salario accessorio pagato dal Comune di Roma ai suoi dipendenti era illegittimo. Così la Corte dei Conti potrebbe chiedere al Campidoglio di restituire le somme erogate tra il 2008 e il 2013: 350 milioni di euro.
Una somma che per le casse del Comune sarbbe difficile da ripianare.
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