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Il concerto di Guè Pequeno è "fuorilegge": ecco cosa è successo

Pista da ballo affollata da circa un migliaio di ragazzi: multa di 8mila euro

Il rapper Guè Pequeno
Il rapper Guè Pequeno

Il concerto del rapper Guè Pequeno è “fuorilegge”. Gli agenti della questura di Reggio Calabria, infatti, hanno fatto irruzione e denunciano il titolare del locale. Ma non solo. L’evento era senza autorizzazioni e la struttura priva delle prescrizioni di sicurezza. Dopo il blitz degli agenti, al gestore dell’esercizio aperto al pubblico è stata rifilata anche una multa di 8mila euro.

È questo l’esito di mirati controlli effettuati dalla divisione di polizia amministrativa e sociale della questura di Reggio Calabria in un locale del quartiere Arghillà della città metropolitana calabrese. Durante la serata in cui si stava esibendo il rapper Gué Pequeno gli agenti hanno constatato e accertato palesi violazioni di legge in tema di sicurezza dei luoghi aperti al pubblico.

All’interno del locale, intanto, era installata una struttura nella quale era stata predisposta un’ampia piattaforma adibita a pista da ballo, con impianto audio e luci in piena funzione, affollata da circa un migliaio di persone, per lo più ragazzi, che partecipavano allo spettacolo del noto cantante rapper.

Tanta la delusione e la rabbia, quando ci si è resi conto che il divertimento era terminato perché l’evento non rispettava le regole, anche e soprattutto in tema di sicurezza. Da successivi accertamenti eseguiti dalla polizia di Stato, anche tramite gli uffici comunali reggini, è stato peraltro riscontrato che l’atteso spettacolo organizzato in quel noto locale, fosse sprovvisto delle necessarie autorizzazioni. La struttura preventivamente allestita era invece priva delle minime prescrizioni in materia di sicurezza, anche afferenti la normativa antincendio.

Al termine dei controlli, il titolare del locale è stato denunciato a piede libero all'autorità giudiziaria. All'uomo viene contestato il reato di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo e/o trattenimento, ma anche l'assenza di certificato di prevenzione incendi. Sono state anche elevate sanzioni amministrative per un importo totale di circa 8mila euro per diverse altre violazioni. In particolare, è stato riscontrato che l'attività di somministrazione alimenti e bevande era priva di autorizzazione ed accertata la violazione delle vigenti normative anti-covid.

Alla base dei controlli, secondo quanto è trapelato da ambienti vicini all’organizzazione, vi sarebbe una segnalazione mirata trasmessa alla questura e alla prefettura, ma anche alla procura della Repubblica di Reggio Calabria.

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