Condivide articolo de "ilGiornale". Indagato per la frase anti-islam

Fabio Tuiach, consigliere comunale della Lega Nord, pubblica un commento su Maometto "pedofilo". Indaga la procura. Lui: "Sul petto ho tatuato Santiago matamoros, uccisore degli islamici"

Condivide articolo de "ilGiornale". Indagato per la frase anti-islam

Dopo aver condiviso un articolo de ilGiornale e averlo corredato con un commento, il consigliere leghista di Trieste, Fabio Tuiach, è stato iscritto nel registro degli indagati. Il suo reato: aver detto che Maometto era un pedofilo.

Il leghista indagato per le frasi su Maometto

Il pm di Trieste, Pietro Montrone, adesso dovrà indagare dettagliatamente sui post su Facebook pubblicati da Tuiach negli ultimi giorni. A partire, ovviamente, da quello incriminato. Alcune settimane fa il consigliere della Lega Nord aveva pubblicato sulla sua pagina social un articolo de ilGiornale in cui si riportava l'appello di un imam danese al suo governo di accettare le spose bambine perché "è la cultura dei migranti". Sopra l'articolo aveva scritto: "Maometto era un pedofilo e noi non accetteremo mai questa cultura".

Chiaro, diretto, deciso. Come un pugile, visto che Tuiach oltre alla politica si dedica alla boxe. I suoi commenti su Maometto avevano però scatenato la reazione dei quotidiani locali che in poco tempo hanno creato un caso politico (locale). Tuiach è finito così nel tritacarne e è dovuto tornare sulle sue affermazioni, precisando il suo pensiero senza però rivederlo: "Maometto a 54 anni prese in moglie Aisha di sei ma siccome era un bravo profeta aspettò ben tre anni prima di violentarla. La loro cultura con la nostra non potrà mai andare d'accordo ma i comunisti odiano così tanto la nostra società che se la fanno piacere". Poi aveva aggiunto: "Un uomo di 54 anni che va con una bimba di sei, come lo chiamate? Per il nostro vocabolario questa è pedofilia. Lo dice uno che crede in Gesù. Non ce l’ho con i musulmani, mi dispiace se quanto affermo li offende, ma questa in Italia si chiama pedofilia". E per rafforzare la sua posizone aveva rivelato di avere sul petto il tatuaggio di "Santiago Matamoros che viene raffigurato in vari dipinti dell'epoca. Tradotto: San Giacomo uccisore degli islamici".

Per queste sue affermazioni ora rischia fino a 6mila euro di multa secondo l'articolo 403 del codice penale che punisce chi si macchia del delitto di "vilipendio della religione". Se la procura indagasse su tutte le bestemmie (contro Gesù) che appaiono in Rete i Tribunali avrebbero già chiuso i battenti. Ma qui si tratta di Maometto. E di un leghista.

Magdi Crisiano Allam ha scritto nel suo libro "Islam. Siamo in guerra" che "Maometto, come attesta la sua biografia ufficiale, sposò Aisha quando aveva 6 anni e la impalmò quando ne aveva 9", perchè non possiamo dire che "è stato un pedofilo? È un fatto oggettivo".

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