Cronache

La consigliera della Lega rifiuta la cena con l'ambasciatore francese

La mossa della leghista Laura Molteni: "Prima l'ambasciatore di Francia si scusi in nome e per conto del suo Paese si scusi per l’ingiustificata ingerenza"

La consigliera della Lega rifiuta la cena con l'ambasciatore francese

Invitata a cena dall'ambasciata di Francia? No grazie. Il "gran rifiuto" arriva da Laura Molteni, consigliere comunale della Lega Nord a Milano, dove siede sui banchi dell'opposizione.

Un gesto clamoroso di protesta contro le accuse di "cinismo vomitevole" giunte ieri da Parigi all'indirizzo del governo italiano dopo il caso della nave Aquarius, bloccata nel Mediterraneo per 48 ore con oltre 600 profughi a bordo in un braccio di ferro fra Italia e Malta poi conclusosi con l'offerta della Spagna di aprire il porto di Valencia.

"Prima di partecipare a qualsiasi cena e/o incontro con l’Ambasciatore di Francia - protesta la Molteni in una nota stampa - mi aspetto che lo stesso in nome e per conto del suo Paese si scusi per l’ingiustificata ingerenza nelle nostre politiche migratorie."

"La solidarietà non può essere a senso unico - prosegue - pertanto è inaccettabile l’ingerenza politica francese e altrettanti inaccettabili sono i giudizi gratuiti e le improprie lezioni di umanità e solidarietà ricevute. Il nostro Paese merita il rispetto dovuto anche per quelli che sono i nostri confini."

La Lega del resto non è nuova a simili "boicottaggi culinari". Nel 2006 il gruppo consiliare del Carroccio a Palazzo Marino, di cui faceva parte anche Matteo Salvini, improvvisò un banchetto a base di birra e biscotti danesi nei locali del Comune.

L'obiettivo era solidarizzare con il Paese scandinavo, bersagliato dagli strali degli integralisti islamici di mezzzo mondo dopo la pubblicazione, da parte di un giornale danese, di vignette ritenute blasfeme nei confronti di Maometto.

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