- ne sentirete sicuramente parlare molto meno che del Patriarca russo. Perché? Boh, non lo so. Però l’equivalente islamico di Kirill, ovvero il muftì supremo di Russia, Talgat Tadzuddin, oggi ha appoggiato la guerra di invasione dell’Ucraina. E l’ha fatto con parole di fuoco. Ne riporto giusto alcune: la guerra va "assolutamente condotta fino alla fine, affinché nessun fascista o parassita rimanga accanto a noi, perché per costoro non bastano gli insetticidi, è come una peste bruna da cui preghiamo che l'Altissimo ci liberi”. Amen. Però almeno sappiamo che in Russia non si scanneranno tra cristiani e islamici: su un punto, almeno, la pensano allo stesso modo
- Conte fa uscire i suoi dall’aula al momento del voto sul dl Aiuti. Tecnicamente, potrebbe ancora non votare la fiducia nei prossimi giorni. Draghi sale al Colle, Berlusconi chiude una “verifica di maggioranza”, Salvini fa lo stesso e il Pd è sulla difensiva. Cosa succederà è difficile da immaginare. Ma ora Conte deve decidere perché non può fare per sempre il giocoliere: o morde, o resta un cagnolino solo in grado di abbaiare. E in politica, prima o poi, chi abbaia e basta esce di scena
- non so se Conte arriverà in fondo e darà il via alla crisi di governo. Forse è più facile che ottenga un rimpastino o qualcosa di simile. Quel che è certo è che, se si dovesse arrivare alla caduta del governo, già sento grugnire i vari scribi pronti a dire che “una crisi in questo momento è da irresponsabili”. Non c’è niente di più falso
- la Russia taglia di un terzo le forniture di gas all'Italia e di un bel po' anche al resto d'Europa. Riaprirà North Stream 1? Difficile dirlo. Certo è che un messaggio Putin ce lo sta mandando e bello serio: occhio, che il prossimo inverno sarà un inferno. Un inferno al freddo
- vi spiego perché dovremmo arrivare a capire che le crisi di governo sono un problema in Italia solo perché le abbiamo rese un cinema. Un rito stanco. Guardate alla Gran Bretagna: BoJo è caduto, ma mi pare che i commentatori siano stati festanti di vederlo rotolare giù da Downing Street. Non mi pare ci sia stato nessuno a difenderlo affermando: “Una crisi di governo ora è da irresponsabili”. Come mai?
- il vaccino serve e va fatto. Però il fatto che siamo arrivati alla quarta dose in 1 anno di dice molto dello stato dell’informazione. Come soldatini con l’elmetto grandi colleghi si sono schierati in trincea per elogiare un prodotto, il vaccino, e renderlo nel più salvifico dei beni. Non era perfetto, ed è cosa assolutamente logica. Però saggezza avrebbe chiesto di attendere i risultati della campagna vaccinale prima di trasformarlo in qualcosa di sacro. Il rischio, poi, è deleterio: quello di disilludere i cittadini, i quali potrebbero dire: “Scusate, mi avevate detto che era perfetto e ci avrebbe salvato con due dosi. Perché mai dovrei farmi la quarta?”
- Totti e Blasi si separano. Si chiude un’Era, praticamente. Però anche chissenefrega: mi dispiace per loro
- un ragazzo cammina in strada, è stanco, si appoggia ad un lampione e viene folgorato. Oggi dichiarata la sua morte cerebrale. Ma invece di pensare a mille diavolerie, non è forse il caso di chiedersi: come diavolo è possibile morire per tanta incuria?
- ero convinto sarebbe finita così: avete
presenti le sviolinate intorno alla nazionale di calcio femminile? Ecco: alla prima partita ha preso cinque pere dalla Francia. Hanno ragione a dire che sono meglio dei colleghi maschi: riescono a prendere più gol, brave- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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