Cronache

"Via i ricoverati con altre patologie". La Lombardia cambia il report Covid

Ripensare i bollettini con una nuova tipologia di dati: queste le proposte delle Regioni per il conteggio dei contagi da coronavirus

"Via i ricoverati con altre patologie". La Lombardia cambia il report Covid

In questi giorni si è aperto il dibattito sulle modalità di conteggio dei contagi nel nostro Paese. Da più parti si chiede al ministero della Salute di sospendere il bollettino quotidiano, trasferendo i dati su base settimanale. Tra chi spinge maggiormente per intraprendere questa strada c'è Matteo Bassetti, che con l'attuale situazione considera inutile snocciolare i numeri su base giornaliera, sia in considerazione del fatto che il tracciamento dei casi in Italia è saltato, sia del fatto che molti dei contagi tabellati quotidianamente sono in realtà positivi ai tamponi di controllo in ingresso in ospedale per altre patologie. In quest'ottica, la Regione Lombardia ha formalmente chiesto al ministero della Salute di non conteggiare come ricoveri dovuti al coronavirus i pazienti ospedalizzati per altre patologie e poi risultati positivi.

In una nota della direzione Welfare si legge che l'iniziativa nasce con l'obiettivo di "dare una rappresentazione più realistica e oggettiva della pressione sugli ospedali causata dal Covid". Si spiega, quindi, che dal prossimo venerdì la Regione Lombardia darà ancora il numero totale dei ricoverati positivi ma "sarà in grado di distinguere all'interno dei 'ricoveri Covid positivi', quali ricoveri afferiscono direttamente a una patologia 'Covid-dipendente' (polmoniti e gravi insufficienze respiratorie)". Al momento, "non avendo ancora ricevuto nuove indicazioni in tal senso dal Ministero come da nostra richiesta, il flusso traferito sarà ancora 'unico', privo quindi della distinzione sopra specificata".

La richiesta della Regione Lombardia si inserisce all'interno di un più ampio pacchetto di richieste avanzate dalle Regioni al ministero della Salute. Tra le tante che stanno arrivando al dicastero condotto da Roberto Speranza ci sono anche quelle di chi sollecita per l'eliminazione dei senza sintomi dalla quotidiana conta dei contagiati e il ripensamento dei dati sulle ospedalizzazioni. Tra questi c'è Luca Zaia, che spiega di aver "avanzato per primi la proposta di non contare i positivi tra gli asintomatici. L'Edcd, il massimo organismo europeo sulla pandemia dà già come indicazione di valutare solo i sintomatici. Tanto è vero che io, non più tardi di una decina di giorni fa, ho proposto al Governo in riunione di modificare la definizione di caso. Non è più chiunque passi per strada ma è il sintomatico". Ad appoggiare la proposta di Zaia c'è anche il governatore della Toscana, Eugenio Giani.

Le pressioni delle Regioni riflettono la forte preoccupazione per possibili cambi di colore derivanti dalla spinta dell'epidemia da parte della variante Omicron.

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