Coronavirus

Coronavirus, autocertificazione anche per chi esce a piedi

Borrelli: "Uscite per lo stretto necessario e mantenete la distanza di un metro". Governo verso nuove misure rigide? Stasera Conte parla agli italiani

Coronavirus, autocertificazione anche per chi esce a piedi

L'autocertificazione "va portata anche da chi va a piedi" (clicca qui per scaricare il documento). È questo ciò che ha tenuto a precisare Angelo Borrelli, in occasione del punto stampa quotidiano sull'emergenza Coronavirus in Italia. Il capo del Dipartimento della protezione civile ha voluto rivolgere l'ennesimo appello ai cittadini italiani, a cui ha chiesto di attenersi alle basilari regole e norme per limitare la diffusione del Covid-19: "Il consiglio è sempre lo stesso: uscire per lo stretto necessario. Si raccomanda inoltre di rispettare la distanza di un metro come principale criterio di contenimento del virus. In assenza della possibilità di mantenere la distanza è raccomandato l'uso delle mascherine".

Per "stretto necessario e indispensabile" si fa riferimento a quelle situazioni in cui è essenziale andare al lavoro, muoversi per motivi di salute o per altre tipologie di necessità (ad esempio fare la spesa o recarsi in una farmacia). È stato inoltre specificato che si possono praticare attività sportive all'aperto e volendo anche portare a spasso il cane, ma il criterio imprescindibile è la distanza di almeno un metro da altre persone.

Misure più rigide?

Nella giornata di ieri si è tenuto un incontro tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i ministri Roberto Gualtieri (Economia), Federico D'Incà (Rapporti con il Parlamento), il sottosegretario Riccardo Fraccaro e i leader delle forze di opposizione Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani, accompagnati dai rispettivi capigruppo: il centrodestra ha chiesto di introdurre misure di contrasto del contagio ancora più severe, che contemplino una serrata generale. Successivamente fonti di Palazzo Chigi hanno specificato che il premier non ha escluso la possibilità di adottare misure più restrittive, ove necessarie.

Verranno prese in considerazione due fattori su tutti: il numero di contagi e la capacità da parte dei cittadini di rispettare le regole. Borrelli ha fatto sapere che l'ipotesi di una chiusura generalizzata "deve ancora essere valutata, al momento non ci sono decisioni". Per quanto riguarda i dati odierni, si contano 196 decessi in un solo giorno (827 totali). I casi totali - tenendo conto anche di morti e guariti - sono 12.462, di cui 10.590 attuali. L'aumento è stato di 2.076 unità rispetto a ieri. Intanto lo stesso Giuseppe Conte ha annunciato che questa sera parlerà agli italiani per dare "alcuni importanti aggiornamenti". Alle ore 21.

40 si collegherà in diretta sul proprio profilo Facebook.

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