Coronavirus

Coronavirus, Burioni: "Contagi indiretti. Lavate bene le mani"

Il virologo Roberto Burioni ribadisce l'importanza di lavarsi le mani e igienizzare le superfici per limitare il rischio di un contagio indiretto del virus

Coronavirus, Burioni: "Contagi indiretti. Lavate bene le mani"

"Un'attenta pulizia delle superfici è cruciale per eliminare il virus". Si tratta del prezioso suggerimento del virologo Roberto Burioni che, ancora una volta, sottolinea l'importanza di igenizzare le superfici per scongiurare l'eventualità di un contagio indiretto del coronavirus tra la popolazione.

Ma se l'igienizzazione degli oggetti è fondamentale, ancor di più lo è la pulizia delle mani, sovente veicolo di virus e batteri: "Ognuno di noi deve sentirsi coinvolto nel tentativo di limitare la diffusione di questo virus. L'esito è (anche) nelle nostre mani", assicura l'esperto. Illustrando uno studio apparso sulla rivista di settore Jama (Journal American Medical Association), Burioni elenca alcune regole di buon comportamento utili a limitare la diffusione epidemiologica. "L'importanza delle mani - spiega sul Medical Facts -emerge da una piccola serie di casi appena pubblicata sul Jama, in cui sono descritte le caratteristiche di tre pazienti ricoverati a Singapore per forme non particolarmente severe di Covid-19. Per meglio dire, sono state valutate le caratteristiche delle stanze di ospedale in cui hanno soggiornato questi tre pazienti infettati da Sars-Cov-2. Si tratta di stanze di isolamento, con ingresso e bagno dedicati, in cui soggiornavano singolarmente i pazienti in questione. Prima di entrare, tutto il personale sanitario deve vestirsi in modo adeguato e rispettare le misure per ridurre al minimo il rischio di contagio".

L'indagine pubblicata su Jama evidenzia l'importanza della sanficazione degli ambienti, soprattutto luoghi al chiuso, dove è possibile che il virus trovi terreno fertil. "L'obiettivo dello studio, quindi, era quello di verificare la presenza del virus - prosegue Burioni - non tanto nel singolo paziente, ma nel luogo in cui si trovava. A tale scopo sono state esaminati alcuni campioni: l'aria presente all'interno della stanza e varie superfici di appoggio (letto, sedia, interruttori, maniglia della porta, lavandino, water e altri) per un totale di ventisei punti diversi. ha fatto emergere due elementi interessanti. Il primo è che, dopo la pulizia della stanza, nessuno dei campioni analizzati ha evidenziato la presenza del virus. Questo vuol dire che un'attenta pulizia delle superfici - ribadisce il virologo - è cruciale per eliminare il virus. L'altro, a conferma del primo, è che, prima delle pulizie, la presenza del virus non era rilevabile nell'aria quanto piuttosto su molte superfici, incluse tutte quelle citate qualche riga più in su. Tutte aree che possono entrare in contatto con le nostre mani, a conferma dell'importanza della contaminazione ambientale come mezzo di trasmissione del virus".

A fronte di quanto rivelato dallo studio, Burioni ribadisce la necessità di mantenere una condotta comportamentale responsabile: "Lo studio ha vari limiti, a partire dal numero esiguo di campioni analizzati, - conclude - ma evidenzia ancora una volta come ognuno di noi deve sentirsi coinvolto nel tentativo di limitare la diffusione di questo virus".

Commenti