Coronavirus: chiuso anche il Louvre di Parigi

I dipendenti hanno indetto una riunione perché preoccupati dall’epidemia. All’incontro anche la direzione del museo e il medico del lavoro. I visitatori però non sapevano nulla e le code sono molto lunghe

Coronavirus: chiuso anche il Louvre di Parigi

Il Coronavirus ha portato anche alla chiusura di uno dei musei più importanti a livello mondiale: il Louvre di Parigi. Oggi, domenica 1° marzo, è rimasto chiuso, creando non poco disagio a tutti i visitatori che non erano stati informati della mancata apertura. Code lunghissime si sono quindi create all’ingresso del museo e per il momento non si sa neanche se riaprirà in giornata. La decisione è stata presa dai dipendenti che, preoccupati dall’emergenza coronavirus, hanno deciso di indire un’assemblea generale straordinaria, alla quale parteciperanno anche la direzione del museo e il medico legale. Quello che chiedono i lavoratori è di avere maggiori garanzie.

Nel 2018 il Louvre ha superato i 10 milioni di visitatori e la sua improvvisa chiusura è il segno evidente che anche Oltralpe la paura sta crescendo, per questo virus che non sembra arrestarsi. Con qualche giorno di ritardo rispetto all’Italia, anche in Francia si sta verificando la stessa situazione, soprattutto nel dipartimento dell’Oise dove un paziente zero è sfuggito al controllo. Intanto alcuni supermercati sono stati presi d’assalto, proprio come era avvenuto nei giorni scorsi nel nostro Paese. Sul sito ufficiale del museo vi è una comunicazione che spiega cosa sta accadendo: “Una riunione di informazione, richiesta dai dipendenti, sulla situazione sanitaria legata alle misure di prevenzione del Covid-19, ritarda l’apertura del museo del Louvre. Vi terremo informati sullo sviluppo della situazione”.

Le decisioni del governo in fatto di coronavirus

Ieri, sabato 29 febbraio, durante il Consiglio dei ministri straordinario, il governo francese ha deciso di vietare eventi pubblici con più di 5.000 persone. I musei non sono considerati luoghi a rischio, ma le numerose eccezioni previste dalle autorità, hanno alimentato i dubbi e i timori dei cugini francesi. Intanto, la mezza maratona di Parigi in programma per oggi è stata annullata. Diversa la decisione riguardante le partite di calcio: molte sono state confermate e si giocheranno regolarmente.

Lunghe code all'entrata

La chiusura del Louvre ha creato notevoli disagi e lunghe code all’entrata del museo, anche perché nessun visitatore era stato avvertito e i biglietti on-line erano stati regolarmente venduti. Molti coloro che si sono presentati all’ingresso con il biglietto acquistato e si sono trovati davanti alla comunicazione di chiusura. Senza sapere se riusciranno o meno a entrare, molti di loro, tra i quali anche turisti provenienti da diverse parti del mondo, hanno deciso di aspettare in fila. Ieri la Francia ha superato il livello di 100 contagiati e, dopo l’Italia, è il secondo Paese europeo per numero di casi di coronavirus.

Aggiornamenti in Italia

La donna di 88 anni morta a Laigueglia, in provincia di Savona, per cause naturali, è risultata positiva al Covid-19. Il sindaco ha quindi firmato un’ordinanza per porre in isolamento la struttura alberghiera dove aveva soggiornato l’anziana, e nella quale vi sarebbero una quarantina di ospiti. La vittima proveniva da una delle zone rosse e sarebbe dovuta ritornare a casa oggi. I sindaci di Codogno, Francesco Passerini, e di Casalpusterlengo, Elia Delmiglio, hanno dichiarato che “le misure messe in campo dal governo sono insufficienti, un'elemosina inaccettabile e un'offesa nei confronti del nostro territorio che sta facendo sforzi inimmaginabili per arginare l'epidemia”. Hanno inoltre detto che capiscono la difficile situazione ma che non intendono accettare l’assenza di compensazioni economiche. Intanto sempre ieri si è verificato il primo caso in Friuli Venezia Giulia, più precisamente a Gorizia. Il paziente starebbe bene e si trova in isolamento.

Secondo l'ultimo bollettino ufficiale della Protezione civile le persone guarite sono 50, le vittime 29 e 1049 i positivi.

L'Oms ha dichiarato che il livello di minaccia mondiale del virus ora è molto alto. Intanto scuole chiuse in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna per un'altra settimana. Rinviate cinque partite di Serie A, tra le quali Juventus-Inter.

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