Coronavirus

Coronavirus, cosa sta succedendo a Monza

Boom di contagi in città e in provincia. Anche il primo cittadino si trova in isolamento

Coronavirus, cosa sta succedendo a Monza

Situazione preoccupante a Monza e provincia, dove da martedì scorso i numeri di contagi tallonano quelli milanesi. Nella giornata del 27 marzo è stato registrato il dato peggiore dall’inizio dell’emergenza, ben 1.362 nuovi casi a Monza e Brianza. Distribuiti su 900mila abitanti. In sole quattro settimane si è passati da 90 casi a un numero di 15 volte superiore. “Quel numero è il risultato di molti tamponi dei giorni precedenti di cui si aspettava l’esito, ma è comunque impressionante” ha sottolineato il primo cittadino della città, Dario Allevi, parlando con il Corriere. I contagi ieri erano 822. Il sindaco sta seguendo attentamente la situazione da martedì dalla sua abitazione, si trova infatti anche lui in isolamento precauzionale, in quanto un suo parente è risultato positivo. Anche l’assessora all’urbanistica, Martina Sassoli è stata contagiata.

Monza paga la vicinanza con Milano

Sembra che l’aumento di positivi a Monza e provincia vada ricondotto alla sua vicinanza con la città di Milano. Allevi ha infatti tenuto a precisare: “Noi e il capoluogo siamo una cosa unica, per motivi lavorativi e di svago decine di migliaia di persone, anche di più, si spostano ogni giorno tra la Brianza, Milano e il suo hinterland. Pendolari, studenti, lavoratori: quello che succede là, si riflette anche qui”. Della stessa idea anche il direttore del reparto di Malattie Infettive al San Gerardo e docente all’Università Bicocca, Paolo Bonfanti.

Il direttore ha infatti spiegato: “È un territorio senza cesure, siamo strettamente legati. La prima ondata ci ha risparmiati, questa ci ha travolti. Un lockdown è una decisione difficile da prendere, ma siamo già vicini alla soglia d’allarme”.

In affanno il San Gerardo

Con l’aumento dei soggetti risultati positivi è cresciuta anche la pressione all’ospedale San Gerardo di Monza, hub regionale per il Covid. Durante la prima ondata la struttura ospedaliera si era occupata di seguire 1.780 pazienti, molti dei quali, la maggioranza, provenienti da altre province.

Anche il direttore generale della Asst Mario Alparone, ha confermato quanto asserito in precedenza, ovvero che “i numeri dei ricoveri sono in costante crescita e provengono tutti da Monza e la Brianza” cosa che non si era invece verificata la volta scorsa. Ovviamente questa situazione si ripercuote anche su turismo e ristorazione, già duramente colpiti dagli ultimi mesi difficili. Un esempio su tutti, l’Hotel de la Ville, albergo quattro stelle lusso, dove quotidianamente vengono disdette delle prenotazioni.

Il titolare Luigi Nardi, consigliere dell’associazione albergatori per Monza e Brianza, ha spiegato che, per far fronte al problema “abbiamo lanciato la formula “Stay-vacation” con promozioni, ma la situazione è drammatica, il tasso di occupazione è sotto il 10%”.

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