Coronavirus

Coronavirus, dottoressa rimane contagiata nell'Agrigentino

Si tratta del primo caso di contagio nella provincia di Agrigento. La dottoressa che lavora nell'ospedale di Sciacca è stata a contatto con un parente di Lecco. Isolato il reparto di Medicina del Giovanni Paolo II ed eseguiti altri tamponi sulle persone che hanno avuto contatti con la donna

Coronavirus, dottoressa rimane contagiata nell'Agrigentino

Anche Agrigento si trova a dover fare i conti con il coronavirus. Nel territorio di Sciacca è stata registrata la prima persona affetta dal virus. Si tratta di una dottoressa che lavora nell’ospedale saccense e, precisamente, nel reparto di Medicina del “Giovanni Paolo II”. La donna ha accusato un malessere generale che ha insinuato i dubbi circa la possibilità di un caso da Covid-19. Effettuati i test, i risultati hanno fatto emergere la positività al virus. Nessun focolaio nella provincia agrigentina, la dottoressa sarebbe stata a contatto con un parente di Lecco. La donna sta bene, le sue condizioni fortunatamente sono buone.

Una volta accertato questo primo caso di contagio nel territorio saccense, sono state eseguite tutte le procedure necessarie per garantire la sicurezza su tutta la Città, partendo dalle persone che sono state a stretto contatto con la dottoressa. L’intero reparto dell'ospedale dove fino ad ora la donna ha esercitato la propria professione è stato isolato. Nel frattempo sono stati eseguiti dei tamponi sui colleghi, sui degenti e su tutte le persone che, in queste ore, hanno avuto contatti con la signora. Sono ore particolari queste dove si spera non arrivino nuovi risultati che accertino altri casi di contagio. Fino alle 12 di oggi in tutto il territorio della Sicilia si contavano 24 casi di contagio da coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale. Al momento risultano ricoverati tre pazienti a Palermo, tre a Catania e uno ad Enna. Nessuno di loro è in terapia intensiva. Gli altri sono in isolamento domiciliare. Adesso si sale a 25 casi e vi è apprensione in vista dell’arrivo degli altri esiti.

Negli ultimi giorni, negli ospedali della provincia agrigentina, sono stati eseguiti diversi tamponi a seguito delle richieste di pazienti che hanno avvertito sensazioni di malessere. Tutti negativi i risultati emersi fino ad arrivare poi al primo caso di oggi. Inutile a dirsi, ora più che mai bisogna prestare massima attenzione alle regole dettate dal ministero della Salute per evitare il più possibile la diffusione del virus.

E intanto il governatore della Sicilia Nello Musumeci,continua a chiedere al governo nazionale misure di controllo più efficaci negli aeroporti, porti e stazioni: “Qui lo Stato non esercita alcuna vigilanza quando arrivano i passeggeri nei porti e negli aeroporti”. Ha detto così il presidente della Regione continuando: “I controlli negli aeroporti siciliani sono solo per i viaggiatori che arrivano da Roma o dai Paesi extra-Schengen. Un cittadino che arriva dalla zona gialla non è controllato. Il mio invito è alla prudenza. Se potete, evitate di arrivare in Sicilia. Lo ha detto anche Zingaretti, ma nessuno si scandalizza.

Lo dico io e diventa un problema. Il fatto è grave e la responsabilità è del Governo nazionale"

Commenti