Coronavirus sugli aerei: ecco i posti più sicuri per evitare il contagio

I velivoli sarebbero dei pericolosi incubatori del coronavirus, poiché, a bordo, gli agenti patogeni circolerebbero con estrema facilità

Coronavirus sugli aerei: ecco i posti più sicuri per evitare il contagio

Nonostante la pandemia di coronavirus, nel mondo continuano a volare 4mila aerei di linea. Di conseguenza, comuni cittadini ed esperti si stanno chiedendo se sia possibile fare rispettare sui velivoli le stesse regole precauzionali anti-contagio e le distanza interpersonali di sicurezza che vigono attualmente a terra nei rapporti quotidiani tra individui. A rispondere a tale dubbio ci ha provato Antonio Bordoni, docente di gestione delle compagnie aeree alla Luiss, interpellato ieri da La Stampa.

L’accademico ha prima di tutto evidenziato che l’aereo può essere un incubatore di contagi di massa, dato che le infezioni sarebbero favorite dal fatto che i passeggeri a bordo “non rimangono sempre seduti”.

Andando alla toilette, sgranchendosi le gambe camminando nel corridoio del velivolo, aprendo i contenitori porta-valigie oppure toccando varie parti all’interno della cabina passeggeri, i viaggatori malati possono infatti spargere microbi pericolosi dappertutto, così da esporre al rischio-contagio anche chi è seduto molto lontano dai sedili occupati dagli individui affetti da patologie virali.

L’alta facilità con cui i microbi circolerebbero all’interno degli aerei è stata segnalata dal giornale con il seguente esempio: “Durante l'epidemia di coronavirus nel 2003 della sindrome respiratoria acuta grave (Sars), un passeggero che si trovava a bordo di un volo da Hong Kong a Pechino ha infettato persone che si trovavano altre due file più avanti”.

Nel suo colloquio con il quotidiano torinese, Bordoni ha quindi cercato di fornire consigli utili a individuare i posti a bordo che, in teoria, sarebbero relativamente “più sicuri”. A detta del professore, che ha citato a tale proposito degli studi effettuati sui voli tra uno Stato e l’altro degli Usa, i sedili che esporrebbero meno le persone al rischio di contrarre microbi sarebbero quelli collocati lontano dai corridoi dell’aereo.

Il docente ha giustificato questa teoria rimarcando che chi siede vicino ai corridoi incriminati “viene più spesso a contatto con persone che si muovono per recarsi alla toilette o per prendere articoli dalle valigie poste sulle filiere in alto o che si muovono per sgranchirsi”.

Di conseguenza, i sedili che ci riparerebbero dall’intercettare i germi diffusi dagli altri viaggiatori sarebbero quelli posizionati vicino ai finestrini del velivolo.

La natura “sterile” delle postazioni ubicate vicino agli oblò dell’aereo è stata sostenuta dal docente con le seguenti parole, riportate dalla medesima testata: “I passeggeri seduti accanto al finestrino hanno decisamente meno incontri ravvicinati rispetto a quelli seduti sui sedili esterni, con una media di 12 contatti rispetto ai 58 e 64 contatti rispettivi per i passeggeri seduti al centro e nel corridoio”.

Un’altra raccomandazione anti-contagio data da Bordoni a chiunque si appresti a prendere un volo al tempo del coronavirus invita gli individui a scegliere postazioni lontane il più possibile dalla toilette del velivolo.

I bagni dell’aereo, ha puntualizzato l’esperto, sarebbero appunto una vera e propria bomba virale: “I posti a sedere vicino ai bagni tendono ad avere molte persone che stazionano e passano intorno a loro.

Da evidenziare che le persone che passano più tempo in bagno potrebbero essere quelle potenzialmente già malate sull'aereo, e quindi è più probabile che incontriate i loro germi se sono in piedi accanto al vostro posto in attesa di accedere alla toilette”.

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