Dopo il calo di ieri, i dati nella regione più colpita dal virus cinese tornano a salire. Dall'inizio della diffusione del coronavirus in Lombardia sono stati registrati 72.889 casi, con 920 positivi in più rispetto a ieri quando l'aumento sul giorno precedente era stato di 713. Il trend resta comunque sotto le mille unità, ma i circa 200 contagi in più rispetto a ieri pesano molto. I tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore in regione sono stati 10.857, meno di ieri (12.642) e di venerdì (11.583).
Continua però a calare la pressione sugli ospedali: i ricoverati sono ad oggi 8.481 (8 in meno rispetto a ieri), mentre in terapia intensiva ci sono 709 pazienti (-18). I dimessi rispetto a ieri sono aumentati di 890 unità, passando da un totale di 46.172 a 47.062.
In forte calo il numero delle vittime. Il dato dei morti di oggi in Lombardia (+56) è il migliore da 52 giorni, ovvero dai 19 decessi registrati lo scorso 7 marzo. Dopo quel giorno, esaminando i dati diffusi da Regione Lombardia come riporta l'AdnKronos, ci sono sempre stati decessi a tre cifre, tranne il 9 marzo (66 morti) e il 14 marzo (76 morti). Con i 56 decessi delle ultime 24 ore, il totale delle vittime è salito a quota 13.325 (ieri l'incremento sul giorno precedente era stato di +163).
Per quanto riguarda i dati delle province, a Bergamo i casi di coronavirus sono arrivati a quota 11.113. Rispetto a ieri, la crescita è di 66 unità. A Brescia invece si sono accertati 24 nuovi casi e il totale è arrivato a 12.564. Torna a preoccupare invece la situazione di Milano. I dati in calo di ieri facevano ben sperare, oggi invece le cifre risalgono al livello di venerdì 24 aprile. In provincia i positivi sono 18.371, ben 463 più di ieri quando si erano registrati 219 casi sul giorno precedente. In città invece i casi sono saliti a quota 7.788 (+241, mentre ieri l'incremento era stato di 80). La curva dei contagi oscilla ancora e non sembra stabilizzarsi per poi calare.
Non si deve quindi abbassare la guardia: dalla prossima settimana la Lombardia inizierà pian piano a ripartire ma le disposizioni dovranno essere comunque seguite in modo rigoroso per evitare che i casi aumentino velocemente. Maggiore attenzione è rischiesta ai milanesi visto che i numeri in città e nell'area metropolitana non si sono ancora assestati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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