Coronavirus

Tornano gli allarmisti dei lockdown: "Inevitabili con 1000 casi..."

Il coordinatore del comitato scientifico si è detto discretamente preoccupato. E dopo la previsione dei mille casi giornalieri a breve, anche quella di inevitabili chiusure

Tornano gli allarmisti dei lockdown: "Inevitabili con 1000 casi..."

In fatto di nuovi casi Agostino Miozzo, il coordinatore del comitato scientifico è abbastanza certo quando prevede il rischio di avere presto mille nuovi positivi al giorno. Con eventuali necessarie chiusure. Già le discoteche sono state messe ko.

Miozzo è discretamente preoccupato

"Sono discretamente preoccupato. Se andiamo avanti così, con l'aumento giornaliero dei casi positivi, presto supereremo mille. A un certo punto decideranno i numeri: di fronte al superamento di alcuni limiti, saranno necessarie chiusure. Parlo di lockdown localizzati, questo sia chiaro. Limitati a un certo paese o a un determinato quartiere. Immagino, nella peggiore delle ipotesi, zone rosse molto localizzate". Ecco la profezia fatta durante un’intervista rilasciata a Il Messaggero dal dirigente della Protezione Civile che non lascia spazio a dubbi.

Per quanto riguarda l’arrivo dell’autunno la situazione potrà solo peggiorare. Di bene in meglio. A coloro che rientreranno dalle vacanze si aggiungeranno anche i primi casi di influenza stagionale, i cui sintomi sono molto simili a quelli del Covid, senza contare la riapertura delle strutture scolastiche. Miozzo ha poi parlato del pericolo dei rientri in Italia di ragazzi che hanno passato le proprie vacanze estive in Paesi come la Croazia, luoghi, a suo dire, che hanno minimizzato l’emergenza del virus. Per non rischiare di perdere la stagione turistica che era ormai alle porte.

La situazione è sotto controllo

In Italia per il momento Miozzo ha parlato di una situazione sotto controllo e di reparti di terapia intensiva ben lontani dalla saturazione. “Ma se i casi giornalieri da 500 diventano 4.000, si capisce bene che si va in difficoltà. La matematica non è una opinione” ha tenuto a sottolineare. Fortunatamente però la possibilità di un lockdown nazionale sembra almeno per ora smentito. Potrebbero invece esserci interventi circoscritti a quartieri o a paesi localizzati. Ma a scuola come ci si dovrà comportare? Sarà ancora obbligatorio mantenere il distanziamento, utilizzare la mascherina e lavarsi spesso le mani? “Il presupposto della distanza, della mascherina e dell'igiene resta. In casi del tutto eccezionali, limitatissimi, indicati dalle autorità scolastiche, in numeri ridotti e per un periodo brevissimo entro il quale vengono trovate soluzioni, si potrà rendere obbligatoria la mascherina, ma anche l'areazione dei locali frequentati. Ma ripeto: solo per un numero limitato di studenti e per un periodo provvisorio. E la soluzione del distanziamento deve arrivare velocemente.

Abbiamo anche suggerito, dove non esistono alternative, di ricorrere alle tensostrutture, come si fa nei terremoti".

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