Cronache

Così la "battaglia" del Sinodo si combatterà sui "preti sposati"

Il cardinale Walter Kasper ha dichiarato che se i vescovi lo chiedessero, il papa accetterebbe di procedere con i "preti sposati". Il prossimo scontro dottrinale avrà luogo durante il Sinodo per l'Amazzonia

Così la "battaglia" del Sinodo si combatterà sui "preti sposati"

"Se i vescovi si accordassero con mutuo consenso sull'ordinare uomini sposati - quelli chiamati viri probati - è mio giudizio che il papa accetterebbe". A dirlo, come riporta Crux, è stato il cardinale e noto teologo tedesco Walter Kasper, l'uomo che qualche mese fa ha svelato, stando alla sua versione, come alcuni ambienti ecclesiastici di stampo conservatore stiano spingendo per un "nuovo Conclave". In quelle circostanze, si è parlato pure di "complotto" ordito contro il pontefice argentino.

Questa storia dei "preti sposati", nel frattempo, inizia ad essere corroborata dai fatti. Il Sinodo sull'Amazzonia si terrà in ottobre: quello è l'appuntamento designato per comprendere se la Chiesa cattolica asseconderà o meno quel "niente più sarà come prima" pronunciato qualche settimana fa dal vescovo progressista Overbeck, mentre elencava le sue aspettative sul prossimo consesso sinodale.

Senza nulla togliere al presule, il parere del porporato progressista conta di più. Se non altro perché Walter Kasper è molto vicino a Jorge Mario Bergoglio. L'alto ecclesiastico, che è originario di Heidenheim an der Brenz, si è distinto ad esempio per la strenua difesa delle aperture dottrinali contenute nell'esortazione apostolica Amoris Laetitia. E qui veniamo all'evento ottobrino. Perché di "preti sposati", ormai, si parla da più parti e con una certa insistenza.

Le dichiarazioni del cardinale arrivano dopo una serie di accelerazioni, ma il virgolettato riportato suggerisce come a domandare una disposizione di quel tipo debbano essere i vescovi. E Kasper ha fatto notare pure come il consenso sul tema debba essere reciproco. La Conferenza episcopale tedesca è già convinta della bontà della laicizzazione della gestione ecclesiastica. Altre realtà non lo sono affatto. I "viri probati", cioè uomini di chiara fede, che in passato sono stati sposati, verrebbero ordinati in Amazzonia per fare fronte al crollo delle vocazioni. I conservatori, però, temono che il provvedimento possa essere esteso anche altrove, sconvolgendo per sempre l'assetto della Chiesa cattolica per come lo abbiamo conosciuto.

Il prossimo Sinodo, insomma, potrebbe rappresentare l'ennesimo terreno di scontro tra due anime. Già durante quello sulla Famiglia erano emerse posizioni opposte.

Questa volta, forse per la prima volta, c'è in ballo quel "nulla più sarà come prima".

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