Sinodo, tradizionalisti rubano statue pagane e le gettano nel Tevere

Statuette iconiche ed amazzoniche gettate nel Tevere: a Roma, nel bel mezzo del Sinodo, è successo anche questo

Sinodo, tradizionalisti rubano statue pagane e le gettano nel Tevere

Qualche discussione sul valore teologico dell'oggetto e poi un tonfo nel fiume Tevere: può essere sintetizzata così la vicenda che ha interessato una tipologia di icona lignea, che era prima stata utilizzata in apertura del Sinodo panamazzonico all'interno delle mura vaticane (proprio quella o comunque una molto simile), con tanto di presenza di Papa Francesco, e poi posizionata nella chiesa di Santa Maria in Traspontina.

Due scelte, sia la prima sia la seconda, che con tutta evidenza non sono state condivise da quelli che chiameremo "tradizionalisti". E infatti la "Pachamama", com'è stata ribattezzata (ma altri parlano pure di "madre terra"), è stata sottratta dalla sua destinazione originaria, per poi essere scaraventata all'interno del fiume romano. Trattasi, in poche parole, della declinazione pratica di una polemica che va avanti da qualche giorno: alcuni ritengono che la religione cristiano-cattolica non possa essere contaminata con elementi iconici ritenuti pagani. Tendenza che starebbe prendendo piede per via della linea impressa nel Sinodo panamazzonico.

Ma è bene rimarcare come se ne discuta. Per la Chiesa cattolica in Amazzonia è tempo di evangelizzazione e di ecologia integrale. I distinguo operano attorno al "come". Attenzione però: non c'è alcuna certezza, almeno per ora, sugli autori o sull'autore del gesto: è deducibile che sia stato qualcuno molto contrariato dal punto di vista dottrinale, questo sì. E bisogna vedere se quanto messo in campo interessa qualche fattispecie giuridica. Di sicuro è un segnale di mancata condivisione.

Certo è anche come, tra vaticanisti conservatori ed analisti vari, più di qualcuno avesse già criticato giorni fa la presenza di un'immagine di quel tipo all'interno delle istituzioni ecclesiastiche o dei luoghi di culto.

Stando a quanto si apprende dalla agenzia Lapresse, però, è possibile annoverare qualche particolare ulteriore: a scaraventare la Pachamama nel Tevere sono stati in due, mentre il prelievo non ha riguardato solo una singola figura, ma più "statuette".

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