Papa Francesco ha ricordato 3,5 milioni di vittime ucraine, persone morte a causa delle politiche di Joseph Stalin, rompendo uno storico tabù sul comunismo. Poco prima di partire per il viaggio apostolico in Myanmar e Bangladesh - infatti - Bergoglio ha citato la tragedia dell'Holodomor durante l'ultimo Angelus salutando: "la comunità ucraina" che ricorda "la morte per fame provocata dal regime staliniano con milioni di vittime" e ha pregato "per l’Ucraina, perché la forza della fede possa contribuire a guarire le ferite del passato e promuovere cammini di pace". Una notizia passata un po' in sordina, che forse non farà troppo piacere a coloro che continuano ad associare il Papa ad una certa ideologia.
"Holodomor" è il modo in cui viene chiamata la carestia perpretatasi in Ucraina tra il 1929 e il 1933. Molti storici - ancora oggi - dibattono sulle responsabilità dirette di Stalin e del Cremlino in questa tragedia. Il termine significa proprio "infliggere la morte attraverso la fame". Alcuni ritengono che il numero totale delle vittime ascrivibili a questo dramma, che è stato ignorato in occidente sino al 1986, anno della pubblicazione di "Harvest of Sorrow" dello storico Robert Conquest, si aggiri attorno a 5 milioni.
Le autorità ucraine sono arrivate a parlare di 7 milioni di morti. A non essere pacifica - soprattutto - è la definizione di "genocidio", dato che molti parlano ancora di "problemi logistici" o di errore nei calcoli. Lo storico italiano Ettore Cinnella, nel suo "il genocidio dimenticato 1932-1933", ha approfondito i fatti mediante documenti trovati nell’Archivio centrale di Mosca dopo la caduta dell'Urss. Lo studioso ha ricostruito gli avvenimenti giungendo a conclusioni difficilmente smentibili: per mezzo della statalizzazione integrale dell’agricoltura e degli obblighi di ammassi dei raccolti, i villaggi furono accerchiati e agli ucraini venne impedita la fuga verso la città, fino ad arrivare a veri e propri fenomeni di "cannibalismo" dovuti alla fame. Una vicenda che sarebbe stata condita da sequestri di bestiame, punizioni ed esecuzioni. L'Holodomor - però - non è riconosciuto internazionalmente da tutti.
La collettivizzazione forzata resta storicamente una questione affrontata solo in parte.Papa Francesco - insomma - ha rotto un tabù storico sui crimini del comunismo e in pochi, specialmente tra i media progressisti, ne hanno dato notizia.
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