Cos'è l'ong Mediterranea Saving Humans

Si tratta della più giovane delle ong impegnate nel Mediterraneo, l'unica italiana: ecco la storia della Mediterranea Saving Humans

Cos'è l'ong Mediterranea Saving Humans

La Mediterranea Saving Humans è un’organizzazione non governativa nata in Italia nello scorso mese di ottobre: l’intento della ong è quello di operare nel Mediterraneo con l’ausilio di alcune navi al fine di soccorrere migranti lungo la rotta libica.

La nascita della Mediterranea Saving Humans

Come detto, la Mediterranea Saving Humans nasce nel mese di ottobre del 2018: la spinta viene data da alcuni gruppi ed alcune associazioni vicine alla sinistra e ad ambienti cosiddetti “No borders”. L’intento è quello di creare una ong italiana che utilizzi navi battenti bandiera italiana, in modo da aggirare divieti ed ostacoli derivanti dalle nuove normative sull’immigrazione volute in primo luogo dal ministro dell’interno Matteo Salvini.

Per questo motivo, i principali promotori dell’iniziativa chiedono ed ottengono un prestito di 400mila euro da Banca Etica, avviando inoltre una campagna di crowdfunding con la quale vengono acquistate due navi: la Mare Jonio ed il veliero Alex.

Con questi mezzi la neonata Mediterranea Saving Humans inizia la sua attività nel Mediterraneo centrale, il cui scopo ufficiale è quello di salvare vite umane dai barconi in avaria tra la Libia e l’Italia. Tra i garanti del prestito che permette la nascita dell’ong, figurano alcuni personaggi di spicco della politica come l’ex presidente della regione Puglia Nichi Vendola ed il deputato di Leu Erasmo Palazzotto.

L’ideologia dell’ong

Funzione principale della Mediterranea Saving Humans è quella di intraprendere attività di soccorso in mare. L’ong è formalmente un’organizzazione non governativa umanitaria no profit, la quale fornisce aiuti umanitari attraverso il soccorso marittimo immediato.

Al fianco degli obiettivi umanitari, non mancano ovviamente anche intenti politici e finalità che fanno capo ad ideologie vicine all’estrema sinistra ed ai movimenti cosiddetti “no borders”. Al pari di altre organizzazioni non governative che esercitano la propria attività nel Mediterraneo, viene propagandata l’idea di un più facile accesso dei migranti in Europa tramite soprattutto la creazione di corridoi umanitari in grado di accogliere coloro che intraprendono i viaggi della speranza lungo il “mare nostrum”.

L’ong Mediterraneo Saving Humans condanna le azioni di respingimento dei barconi, che vengono viste come un modo per peggiorare la situazione umanitaria mettendo a rischio la vita stessa dei migranti. Per questo più volte l’ong italiana si mostra a favore di una maggiore responsabilità europea ed appare impegnata in scontri con il governo, in special modo con il ministro dell’interno Matteo Salvini.

Il ruolo di Luca Casarini

Uno dei personaggi di spicco della Mediterranea Saving Humans, è Luca Casarini. Si tratta di un attivista noto per le sue posizioni attinenti ai gruppi “no global”, arrivato alla ribalta mediatica in occasione del G8 di Genova del 2001.

È proprio lui uno dei promotori principali della Mediterranea Saving Humans, con l’attivista descritto come una delle anime del progetto che porta alla nascita dell’ong. Non a caso Luca Casarini risulta capo missione della nave Mare Jonio, in occasione di una delle prime attività di salvataggio svolte a largo della Libia. Ed è proprio in questa occasione che l’attivista torna nuovamente al centro della scena mediatica.

I casi della Mare Jonio e della Alex

Il primo braccio di ferro tra Mediterrnea Saving Humans e governo italiano, si ha nel marzo del 2019 ed inizia quando, non distante dalle acque internazionali, la nave Mare Jonio intercetta un barcone in difficoltà con a bordo diversi migranti.

Recuperati e salvati nel corso della missione guidata da Casarini, l’equipaggio fa rotta verso le acque italiane ricevendo però una risposta negativa per l’approdo da parte delle autorità di Roma. A quel punto però, la Mare Jonio entra ugualmente in acque italiane stazionando per alcuni giorni dinnanzi Lampedusa. La vicenda si chiude con l’intervento della procura di Agrigento, la quale sequestra la nave Mare Jonio e fa approdare a Lampedusa i migranti. Casarini viene iscritto nel registro degli indagati per favoreggiamento.

Una situazione molto simile si ha nel luglio 2019, quando il veliero Alex della Mediterranea Saving Humans

salva 50 migranti a largo della Libia e li fa approdare a Lampedusa. Anche in questo caso si ha il sequestro del mezzo ed un’indagine aperta a carico del capo missione, ossia questa volta il deputato di LeU Erasmo Palazzotto.

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