Cronache

"Costretta ad andare a firmare". La verità sull'insegnante in abito da sposa

Nel giorno del matrimonio si presenta a scuola per firmare l'incarico annuale come insegnante: cosa c'è dietro la foto in abito da sposa

"Costretta ad andare a firmare". La verità sull'insegnante in abito da sposa

Nelle scorse ore ha fatto molto discutere la foto della giovane insegnante che si è recata a firmare il contratto per il nuovo anno vestita da sposa. Lo scatto è diventato virale in pochi minuti sul web e in tanti hanno dato una prorpia interpretazione a quell'immagine così inconsueta. La scena si è svolta a Martina Franca e la foto è stata pubblicata dall'istituto ISS Majorana, dove Carmela ha ricevuto l'incarico di per l'insegnamento annuale di matematica.

"Ne abbiamo viste tante nella scuola, ma una così mai. Una nuova collega, almeno per quest’anno, doveva firmare l’assegnazione dell’incarico annuale per la disciplina di Matematica, aveva un impegno molto importante ma ha trovato il modo di venire comunque a scuola. Auguri Carmela, sei già entrata nei nostri cuori", si legge nelna pagina Facebook ufficiale dell'istituto pugliese. In tanti si sono chiesti se fosse proprio necessario arrivare a scuola a firmare con l'abito da sposa. C'è chi si è chiesto come mai la giovane insegnante non sia andata a firmare il giorno prima o il giorno dopo per l'accettazione dell'incarico. Tra i tanti commenti e le tante supposizioni che si sono lette sui social, è arrivata anche la versione della diretta interessata.

Stanca di tutto il clamore che è nato attorno a quella foto e a tutte le dietrologie, spesso non attinenti alla realtà, che si sono scatenate per quello scatto, Carmela ha voluto mettere una volta e per tutte le cose in chiaro: "Rispondo perché ne sto leggendo di ogni. Non è un posto fisso ma un semplice contratto annuale. Sono stata costretta (scritto in caratteri maiuscoli, ndr) ad andare a scuola a firmare, altrimenti avrei perso un anno di lavoro. Purtroppo la gente parla senza sapere".

Probabilmente, questo per Carmela era un lavoro aspettato da tempo e se non avesse firmato, oltre a perdere il lavoro, avrebbe rischiato anche penalizzazioni sulle graduatorie. E per quanto riguarda l'urgenza di firmare, come spiega anche il Corriere della sera, molti docenti hanno ricevuto la convocazione per la firma con una mail Pec alle 22 del giorno precedente, con l'invito a presentarsi per la firma il giorno successivo. Addirittura, altri hanno avuto la convocazione la mattina della stessa della firma.

Carmela fa parte di quell'enorme esercito di insegnanti che si è trovata a dover correre a scuola per accettare l'incarico, nonostante per quel giorno lei avesse già altro in programma.

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