Coronavirus

Il fenomeno (raro) dell'Ade: cosa succede col "potenziamento della malattia"

Il fenomeno dell'Ade, causato da una risposta immunitaria incompleta o dalla totale assenza di anticorpi, è scongiurato per il Covid- 19 e la vaccinazione contro il virus: ecco perché

Covid e i rischi di un fenomeno chiamato "Ade"

Si tratta di un fenomeno raro e praticamente mai collegato al Covid-19: si chiama Ade, letteramente "Antibody-dependent enhancement", a volte chiamato in modo meno preciso "potenziamento immunitario" o "potenziamento della malattia" , si verifica quando c'è il legame di un virus con anticorpi specifici che ne migliora l'ingresso nelle cellule ospiti riuscendo a replicarsi.

Da chi proviene il pericolo

Come spiegano gli esperti del settore, questo fenomeno per fortuna non riguarda tutti i virus ma è stato osservato soltanto in rare occasioni come per la Dengue che, come spiega l'Iss, è causata da quattro virus molto simili e viene trasmessa all'uomo dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. "Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri".

Questo fenomeno si può osservare nei soggetti sani e guariti che dopo molti mesi dall'infezione, se dovessero reinfettarsi, hanno la possibilità di sviluppare una malattia più severa perchè si scatenerebbe una "risposta immunitaria incompleta e subottimale", cioé una bassa produzione anticorpale o addirittura la totale assenza di anticorpi. Come detto all'inizio, poi, si caratterizza per la presenza di anticorpi difettosi che rendono facile la vita del virus nel suo ingresso nelle cellule. In rari casi, può capitare anche in seguito a vaccinazione subottimale, quando cioé il vaccino non dà origine a nessun anticorpo o molto bassi.

Perché è escluso Sars-Cov-2

Se ne parla perchè veniamo da due anni di pandemia ma gli esperti rassicurano: fino a oggi, però, non esistono prove o dati che il Covid-19 possa generare questo particolare fenomeno né dopo l'infezione e neanche dopo la vaccinazione perché, dopo miliardi di somministrazioni in tutto il mondo, sarebbero già venuti a galla parecchi casi. L'attenzione per l'opionione pubblica è per spiegare come l'Ade possa svilupparsi quando la risposta immunitaria è incompleta ma i primi studi sugli anticorpi neutralizzanti, come si legge su Repubblica, mostrano come Sars-Cov-2 provochi esattamente il contrario, cioé una forte risposta dell'organismo (immunitaria) a cui segue la produzione di numerosi anticorpi, tutto il contrario delle condizioni che servono all'Ade.

La preoccupazione in fase iniziale era dovuta ad un'altra ragione: sul virus Sars-Cov-1 era stato visto che questo fenomeno si sviluppava sui macachi dopo aver contratto l'infezione ed essere guariti. Trattandosi di un "parente" stretto di Sars-Cov-2, si ipotizzava una similituzione di azione ma in questo caso siamo stati fortunati, così non è.

Ecco perché, però, i ricercatori hanno messo in luce questo fenomeno quando hanno sviluppato i vaccini, accorgendosi come l'Rna generi forti risposte immunitarie e una sicurezza pressoché totale.

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