
Se da un lato i pm vogliono arrestare Milano dall'altro iscrivono sul registro degli indagati anche il sindaco, Beppe Sala. Non solo dunque la richiesta di arresti domiciliari per sei persone tra cui l'assessore all’Urbanistica, Giancarlo Tancredi, e l’ex presidente della Commissione Paesaggio, Giuseppe Marinoni, e il re del mattone Manfredi Catella oltre all'archistar Stefano Boeri.
Secondo quanto scrive in esclusiva il Corriere, su Sala le ipotesi di reato sono due. Una è "false dichiarazioni su qualità personali proprie o di altre persone", che si riferisce all’attestazione di assenza di conflitti di interesse di Marinoni con costruttori o progettisti di lavori esaminati dalla Commissione. In particolare, scrive ancora il Corsera, i pm sottolineano che nonostante Sala sapesse dei conflitti di interesse, Marinoni, già indagato, venne riconfermato dal primo cittadino nel dicembre 2024 presidente per il 2025/2029 della Commissione Paesaggio.
Per i giudici Sala sarebbe stato indotto dall'assessore Tancredi a nominare Marinoni, "conferendogli un potere da cui è pacifico che sia Tancredi per primo a trarre illeciti benefici, e nella consapevolezza che dalla Coima di Catella, così come da altri imprenditori, Marinoni riceva incarichi privati che lo condizionano nelle decisioni sugli interventi di loro interesse".
L’altra l'ipotesi al vaglio è concorso in "induzione indebita a dare o promettere utilità" intorno al progetto di Catella e Boeri sul grattacielo «Pirellino». Per l'accusa "Tancredi, pressato da Boeri e da Catella, e minacciato della “rottura” che la mancata approvazione del progetto avrebbe provocato", avrebbe pressato "a sua volta Marinoni, riferendogli anche che il sindaco Sala aveva ricevuto le rimostranze di Catella e Boeri affinché si decidesse ad esprimersi favorevolmente, confezionando ad arte e “trovando argomenti” per un parere almeno “favorevole condizionato” per mettersi al riparo dagli attacchi di Catella e Boeri".
Secondo le carte in mano al Corriere il nodo di tutto sarebbe un avvertimento di Boeri direttamente a Sala. Il progetto del "Pirellino", bloccato in commissione, avrebbe spinto l'architetto a scrivere al sindaco un messaggio diretto. "I toni di Boeri nei confronti del sindaco", scrivono gli inquirenti, "sono molto risoluti e di comando, con Boeri che chiude il messaggio a Sala scrivendo: 'Prendilo come warning per domani'".
Il giorno dopo il messaggio, il 22 giugno del 2023, Boeri manda a Catella due vocali dicendo che il progetto ha avuto "parere favorevole condizionato".Sala rigetta ogni accusa e si dice stupito di aver scoperto di essere indagato da un giornale e non dai magistrati.