È Covid o influenza? Ecco i sintomi per riconoscerli

Gli esperti hanno spiegato come riconoscere le differenze tra un virus e l’altro. Pregliasco: “Fondamentale immunizzarsi”

È Covid o influenza? Ecco i sintomi per riconoscerli

Difficile riuscire a capire se si tratta di una semplice influenza o se siamo stati contagiati dal Covid. Anche perché l’ultima variante, la Omicron, ha sintomi del tutto simili. Con quelle precedenti era più facile riuscire a diagnosticare già a casa, grazie per esempio alla perdita di gusto e olfatto. Adesso invece le cose si sono complicate non poco. Ma ecco arrivare in nostro aiuto gli esperti che hanno fatto il punto della situazione dandoci qualche dritta.

Quando ci sarà il picco influenzale

Come riportato da La Nazione, l’epidemiologo Carlo La Vecchia ha subito chiarito che “chi fosse in condizioni di fragilità farebbe bene a vaccinarsi contro l'influenza”. Infatti per la fine del mese di gennaio è previsto il picco influenzale.“Un anno fa, tra lockdown, chiusure e mascherine, l'influenza non si è praticamente vista. Assistiamo per ora a casi isolati, ma è bene non dare nulla per scontato. Meglio immunizzarsi. Vale per i singoli (specie se anziani), vale per il sistema. In tempi di Covid, perché permettere all'influenza di svegliarsi?” ma non basta solo ricevere un doppio siero. Per quanto riguarda l’incubazione dell’influenza, il tempo che può trascorrere tra il contagio e la comparsa dei sintomi è in media di due giorni. Dati diversi per quanto concerne invece il Covid-19.

Per la variante Delta il tempo tra il contagio e la comparsa dei sintomi poteva variare dai quattro a sei giorni, mentre per la variante Omicron i tempi si riducono a tre giorni, praticamente come per il virus influenzale. E anche se si guardano i sintomi la diagnosi non è proprio facilissima. Il virologo Fabrizio Pregliasco ha spiegato: “I sintomi classici dell'influenza sono aumento della temperatura oltre i 38°, almeno un sintomo respiratorio (tosse, raffreddore, naso che cola) e almeno un sintomo generale (dolore alle giunture, muscoli indolenziti). I sintomi distintivi del Covid nella sua fase d'esordio sono tosse secca e insistente, spossatezza e sensazione di debolezza, febbre, perdita di gusto e olfatto (nella variante Delta ma non necessariamente in quella Omicron), problemi respiratori che persistono e peggiorano, specie in caso di fragilità, immunodepressione, comorbilità, mancata vaccinazione”.

I tempi di guarigione

In entrambi le varianti vi è la possibilità che compaiano sintomi minori come per esempio diarrea, arrossamento degli occhi, dolori muscolari, brividi o mal di testa. La Vecchia ha però precisato:“Sulla pericolosità di Omicron diamoci un altro mese di tempo prima di trarre conclusioni”. Nel caso si tratti di influenza la febbre dovrebbe scomparire in seguito all’assunzione di medicinali antipiretici in massimo 4 giorni, a meno che il soggetto colpito non abbia altre patologie importanti. Pregliasco ha sottolineato che “muco e tosse grassa possono rivelare complicanze batteriche da trattare con antibiotici. Se dopo cinque giorni la situazione non migliora e la temperatura sale, bisogna agire. Bronchiti, polmoniti e, nel caso dei bambini, otiti, sono complicanze possibili solo se l'influenza non è contrastata con terapie adeguate, oppure nel caso di soggetti fragili”.

Nel caso di un contagio da variante Delta la situazione può subito diventare grave sia nei soggetti no vax che in quelli fragili o immunodepressi, sempre che non si siano sottoposti al vaccino. La febbre potrebbe aumentare ed essere difficile da debellare. “Se il paziente non effettua terapie anti infiammatorie e lo stato febbrile persiste, il virus attacca i polmoni con esiti potenzialmente letali. Va evitata in ogni modo la tempesta citochinica” ha concluso il virologo.

Come detto precedente, i sintomi dovuti a un contagio da variante Omicron sono invece più simili a quelli influenzali. A essere in pericolo in questo caso sono di più i bronchi che i polmoni. I sintomi possono essere: naso che cola, mal di testa, stanchezza con dolori muscolari, starnuti e mal di gola. La guarigione dovrebbe arrivare in una decina di giorni.

Secondo il Cdc degli Stati Uniti soggetti immunodepressi o affetti da asma o altre patologie respiratorie rischiano comunque che il virus sfoci in polmonite. “Ecco perché è fondamentale intuire in fretta se si ha il Covid o l'influenza anche prima di eseguire il tampone” ha aggiunto Pregliasco.

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