Coronavirus

Trasporti nel caos: i treni cancellati per Omicron

Da lunedì sarà caos trasporti. Il consiglio è informarsi prima di mettersi in viaggio

Trasporti nel caos: i treni cancellati per Omicron

Sono 180 i treni regionali di Trenitalia, pari al 3% dell'offerta locale, che a partire da domani, lunedì 10 gennaio, saranno cancellati per la riorganizzazione del servizio dovuta alla diffusione dei contagi Omicron. In tutto, tra cancellazioni e sostituzioni con i bus per le corse che presentano un'alternativa con partenza ravvicinata, in Italia saranno circa 550 le corse interessate, pari al 9% del trasporto regionale. A renderlo noto è stato il gruppo Fs che ha anche precisato che da domani Trenitalia riorganizzerà i collegamenti regionali e le Frecce, con cancellazioni pianificate, "quanto più possibile contenute nei numeri e, soprattutto, mirate alle fasce orarie di minore affluenza". I viaggiatori delle Frecce che hanno prenotato in questi giorni verranno informati dei cambiamenti in atto tramite sms e mail o direttamente dal personale di assistenza presente nelle stazioni ferroviarie.

Caos nei trasporti a causa di Omicron

Trenitalia ha assicurato l'impegno ad affrontare l'aumento dei contagi da Covid-19 attraverso"azioni volte a contenere il loro inevitabile riflesso sulla regolarità dei servizi ferroviari, in ambito sia regionale sia nazionale". L’azienda ha poi aggiunto che al momento restano regolari gli Intercity Giorno e Notte. Per quanto riguarda invece il trasporto regionale, i provvedimenti introdotti, che sono stati assunti d'intesa con le singole Regioni committenti del servizio, comporteranno mediamente una diminuzione del 3% dell'offerta ordinaria. Perché, a fronte di una cancellazione media del 9% di corse ferroviarie, un'ampia parte di queste sarà sostituita da corse su strada con autobus.

In ogni caso, come spiegato in dettaglio dalla società, la riprogrammazione "non riguarderà le fasce orarie pendolari e i collegamenti maggiormente utilizzati dagli studenti, che saranno salvaguardati. Saranno cancellate o sostituite con autobus le corse che presentano un'alternativa con partenza ravvicinata. I passeggeri delle Frecce che hanno prenotato in questi giorni vengono informati dei cambiamenti in atto via sms e mail o direttamente dal personale di assistenza presente nelle stazioni. La raccomandazione rimane comunque quella di informarsi prima di intraprendere il proprio viaggio attraverso trenitalia.com e gli altri canali del Gruppo Fs Italiane, anche per aggiornarsi sulle regole di spostamento dettate dalle normative in vigore".

Non solo treni, problemi anche in Atm

La situazione non va meglio per quanto riguarda l’Azienda tranviaria milanese che deve fare i conti con 650 dipendenti in quarantena perché affetti da Covid o costretti all’isolamento perché sono stati a contatto con soggetti positivi. In una nota l’azienda ha spiegato che Atm conferma il trend in aumento nell’arco dell’ultima settimana. Al momento i dipendenti assenti per Covid sono complessivamente 650, tra casi positivi e lavoratori in quarantena. Viene poi spiegato che "grazie all’incessante lavoro di rimodulazione continua del servizio e grazie alla disponibilità del personale a cambiare e a ‘coprire’ i turni di colleghe e colleghi, l’Azienda conta di riuscire a contenere il rischio di riduzione delle corse al 7 per cento. Questo è quanto potrebbe verificarsi da lunedì 10 gennaio, quando tornerà effettivo l’orario invernale potenziato, al termine del periodo festivo caratterizzato da orario ridotto. Le eventuali soppressioni di corse che dovessero rendersi necessarie saranno distribuite nell’arco dell’intero orario della giornata, in modo da limitare al minimo il disagio ai clienti".

Anche Atm consiglia di consultare i propri canali di informazione sempre aggiornati prima di mettersi in viaggio: www.atm.it, App Atm Milano, canale Twitter @atm_informa. Solo a Natale erano stati cancellati 6mila voli, quando le compagnie aeree mondiali avevano dovuto fare i conti con i tanti dipendenti che si erano messi in quarantena dopo aver contratto il Covid.

Quello era solo l’inizio.

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