Covid, il "picchetto" di fine anno Cosa è successo il 30 dicembre

Per il direttore scientifico dello Spallanzani di Roma la colpa del 30% in più di positivi è dovuta alla riapertura e a qualche stravizio natalizio

Covid, il "picchetto" di fine anno Cosa è successo il 30 dicembre

"Noi abbiamo riavuto un picchetto tra il 30 dicembre e 2 giorni fa... Abbiamo aumentato del 30% il numero dei positivi e questo è l'effetto della grande riapertura e forse di qualche stravizio natalizio" ha spiegato Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Istituto nazionale per le Malattie infettive Spallanzani di Roma ed esponente del Cts, intervenendo alla trasmissione Agorà su Rai3.

Promossi i nuovi vaccini

In una intervista a La Stampa, Ippolito aveva promosso i nuovi vaccini anti-Covid, avvisando però che la variante sudafricana potrebbe ridurne l’efficacia. Il direttore dello Spallanzani ha infatti spiegato che al momento si è certi che i vaccini proteggano efficacemente dalla malattia, soprattutto in forma grave. Questo è anche il motivo per cui è necessario vaccinare prima i soggetti più esposti alle forme gravi dell’infezione, come per esempio gli anziani e le persone con comorbilità, oltre ovviamente agli operatori sanitari. Ancora non si sa però con certezza se il vaccino protegga anche dall’infezione. Questo potrà essere scoperto solo monitorando i dati epidemiologici dei prossimi mesi e anni.

Secondo Ippolito, “la strategia migliore per proteggere le persone dal contagio nel breve termine è quella di adottare le rigorose misure di mitigazione e contenimento che ben conosciamo: evitare gli assembramenti, usare le mascherine, mantenere l’igiene delle mani”. Anche perché, come sottolineato dall’esperto, i vaccini sono stati approvati dalle agenzie regolatorie sulla base di indicazioni precise sulle dosi e sui tempi di somministrazione definite a seguito di studi clinici. Quindi, se i farmaci vengono utilizzati seguendo le indicazioni si è certi che funzionino, se si usano invece altri dosaggi o tempi non si conosce la loro efficacia.

Dal 30 dicembre qualche stravizio di troppo

A preoccupare Ippolito è l’aumento registrato del 30% dei positivi che, secondo il professore, sarebbe dovuto al periodo compreso tra il 30 dicembre e il 6 gennaio, momento in cui sono state allentate alcune restrizioni, con tanto di riaperture e qualche stravizio

natalizio per la popolazione. Lo scorso 30 dicembre Ippolito si era detto certo che "il virus continuerà a tenerci compagnia, almeno fino al primo trimestre del 2022, quando finiranno tutte le vaccinazioni".

La sua previsione sarebbe infatti quella secondo cui il Covid-19 sarà in nostra compagnia almeno fino a marzo del 2022. Nonostante, secondo il parere dell’esperto, il vaccino anti Covid abbia dimostrato di essere sia efficace che sicuro, dato che la probabilità di avere una reazione avversa c’è, come ha spiegato, ma è uguale a quella di un vaccino antinfluenzale.

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