La crisi continua a uccidere: i precedenti

Sono molti i casi di imprenditori e disoccupati, gravati dai problemi economici, che hanno compiuto gesti estremi. Da gennaio a oggi ecco i precedenti

La crisi continua a uccidere: i precedenti

Si è ucciso con un colpo alla testa venerdì scorso a Mamoiada perché era stato costretto a licenziare i suoi due figli. L’imprenditore, 55 anni, è solo l’ultima vittima della crisi: sono molti i casi di imprenditori e disoccupati, gravati dai problemi economici, che hanno compiuto gesti estremi. Ecco i precedenti:

24 APRILE
Diego Peludo, imprenditore di 52 anni, si lancia dall’ottavo piano della sua abitazione situata in via Cilea, nel centro del Vomero, quartiere collinare di Napoli

22 APRILE
Un artigiano edile di Bosa, 52 anni, si suicida perchè dopo aver perso il lavoro non riusciva a mandare avanti la famiglia. L’uomo aveva chiesto aiuto anche al sindaco. I motivi del gesto lasciati in un messaggio: "Scusatemi, ma forse non è solo colpa mia"

13 APRILE
A Donnalucata, nel ragusano, un imprenditore agricolo in difficoltà a causa della crisi economica si suicida impiccandosi. L’uomo di 28 anni, titolare di impianti serricoli, lascia moglie e due figli. Il cadavere viene ritrovato dal padre, che avverte i carabinieri

13 APRILE
Un imprenditore, la cui azienda è in crisi, tenta di uccidersi sparandosi un colpo di fucile in piazza a Montecchio Maggiore (Vicenza)

12 APRILE
Un agricoltore di 53 anni si uccide ad Altivole, in provincia di Treviso, perchè non in grado di coprire una serie di debiti che gravavano sulle sue spalle. La crisi e un’annata di siccità, che avrebbe compromesso il raccolto, le cause del drammatico gesto.

9 APRILE
Una donna di 32 anni disoccupata tenta il suicidio perché non riusciva a trovare un lavoro in provincia di Asti

5 APRILE
Un artigiano edile cinquantatreenne viene trovato morto, impiccato, all’interno di una abitazione che stava ristrutturando, nel centro di Savona. Sono i colleghi a scoprire il corpo senza vita

4 APRILE
Un imprenditore di 59 anni si uccide sparandosi un colpo di fucile a Roma: ai familiari lascia una lettera in cui attribuisce il suo gesto ai problemi economici. Il 59enne era titolare di un’azienda in fallimento

2 APRILE
Un corniciao di Centocelle, a Roma, si uccide impiccandosi. L’uomo era schiacciato dai debiti

29 MARZO
Un operaio edile marocchino di 27 anni si dà fuoco davanti al municipio di Verona. Il ragazzo, che non percepiva lo stipendio da 4 mesi, si cosparge il corpo di benzina dandosi fuoco alle gambe e alla testa durante un presidio di protesta a pochi metri dall’Arena, in piazza Bra. Provvidenziale l’intervento dei carabinieri della Compagnia di Verona che, impegnati nel servizio di ordine pubblico disposto in occasione del presidio, spengono le fiamme utilizzando un drappo dei manifestanti e i guanti in dotazione. L’uomo viene trasportato in ospedale.

28 MARZO
Un muratore di 58 anni, nato in provincia di Caserta ma residente a Ozzano Emilia, si dà fuoco nella sua auto in via Nanni Costa, non lontano dall’Agenzia delle Entrate di Bologna. L’uomo viene ricoverato in prognosi riservata nel reparto di rianimazione del centro grandi ustionati di Parma: ha ustioni gravissime su tutto il corpo. All’interno dell’abitacolo vengono trovati una lettera indirizzata alla moglie e un’altra indirizzata all’Agenzia delle Entrate, in cui l’uomo spiega di aver sempre pagato le tasse e chiede di lasciare stare la propria consorte. Dopo alcuni giorni di agonia, l’uomo muore in ospedale

27 MARZO
Un imbianchino di 49 anni si lancia dal balcone a Trani perchè da tempo non riusciva a trovare un posto di lavoro

23 MARZO
Un imprenditore di 44 anni si impicca con una corda legata a un carrello elevatore nel capannone dell’azienda di cui era socio. Succede a Cepagatti, nel pescarese. Il suo corpo viene trovato dai dipendenti. Il gesto dell’uomo sarebbe legato a motivi economici: sembra che la ditta avesse problemi finanziari.

21 MARZO
A Crispiano, in provincia di Taranto, un uomo di 60 anni, disoccupato da due anni e invalido civile, a causa dello sconforto per le precarie condizioni economiche, si rinchiude nello sgabuzzino della propria abitazione e tenta il suicidio impiccandosi. La moglie, non vedendolo più in casa e notando la porta del ripostiglio chiusa a chiave, si preoccupa e telefona ai carabinieri e tra grida e lacrime chiede il loro aiuto. Grazie all’intervento dei carabinieri e del personale del 118 l’uomo viene salvato

20 MARZO
Un uomo di 53 anni, residente in provincia di Belluno, a Sospirolo, viene trovato senza vita, impiccato, in una baracca dietro alla sua abitazione. Da qualche tempo era in difficoltà economiche non riuscendo a incassare alcuni crediti. Il gesto estremo è maturato dopo che l’uomo è stato multato e si è visto sequestrare l’auto per guida senza patente

15 MARZO
Una donna di 37 anni tenta il suicidio per aver perso il lavoro in provincia di Lucca. La vittima ingerisce del liquido per sgorgare gli scarichi, un prodotto fortemente tossico, e finisce in ospedale.

9 MARZO
Un commerciante di 60 anni, in provincia di Taranto, durante la notte si toglie la vita impiccandosi in contrada "Ciaurro", nella Marina della cittadina jonica. La causa del gesto è da attribuirsi a problemi di natura economica

9 MARZO
Un falegname di 60 anni si toglie la vita a Noventa di Piave (Venezia) per motivazioni riconducibili a problemi di carattere sia economico che personale. L’uomo lascia una lettera prima di compiere il folle gesto con una corda recuperata in azienda

27 FEBBRAIO
A Verona un piccolo imprenditore edile, dicendo di vantare crediti con vari clienti per circa 34mila euro, si presenta in banca chiedendo un prestito di 4mila euro. L’uomo, un 50enne titolare di un’impresa edile, vistosi negare il prestito dalla sua banca, verso cui era già debitore, esce dalla filiale e si cosparge di alcol tentando il suicidio. I carabinieri della Compagnia di Verona, intervenuti sul posto lo salvano

26 FEBBRAIO
Un imprenditore si toglie la vita impiccandosi nel capannone della sua ditta, in provincia di Firenze. Il cadavere viene trovato dai famigliari. All’origine del gesto le preoccupazioni dell’uomo, 64 anni, per la crisi economica che aveva investito la sua azienda: questo il senso del messaggio lasciato dall’imprenditore in un biglietto ritrovato accanto al corpo. L’uomo si impicca con una corda a una trave del capannone

21 FEBBRAIO
Un piccolo imprenditore trentino, oppresso dai debiti, cerca di suicidarsi gettandosi sotto un treno merci, nei pressi della stazione ferroviaria di Trento. Viene salvato dal tempestivo intervento di agenti

15 FEBBRAIO
A Paternò, in provincia di

Catania, un imprenditore 57enne si uccide impiccandosi in preda alla disperazione a causa dei debiti della sua azienda. Il cadavere viene rinvenuto in un capannone in un deposito di proprietà della ditta della quale era titolare

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