Poteva essere una strage. Di sicuro lo sarebbe stato se il traffico fosse stato normale e non come in questi giorni di blocco dovuto al coronavirus. Intorno alle 10.20 è crollato un ponte sul fiume Magra, tra Albiano e Caprigliola, confine naturale fra la Toscana e la Liguria. Rimasti coinvolti due furgoni che stavano transitando in quel momento sul ponte. Uno dei conducenti si è messo in salvo da solo. L'altro, invece, è stato soccorso e, rimasto ferito ad una gamba, è stata trasportato in elicottero all'ospedale di Pisa. Fortunatamente non è in pericolo di vita.
"Sono stata forse tra le prime a saperlo perché mi ha chiamato una mia amica che abita nei pressi del ponte", racconta la signora Paola Sisti. "Ho contattato il sindaco e poi ho parlato con il vicesindaco che era in lacrime, era disperato, perché in un primo momento non sapevamo ancora se vi fossero vittime o meno. Alla fine è emerso che vi è solo una persona coinvolta, ferita ma non in pericolo di vita".
Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli, ha contattato il sindaco del Comune, Roberto Valettini, per accertarsi delle condizioni di salute della persona coinvolta nel crollo e ha chiesto immediatamente una dettagliata relazione all'Anas, la società che nel 2018 è diventata gestore dell'ex strada provinciale 70, acquisendo la gestione dalla Provincia di Massa Carrara. Gli accertamenti sono in corso e Anas, su richiesta del ministero delle infrastrutture e dei trasporti, provvederà a fornire tutte le informazioni conseguenti sulla viabilità.
I carabinieri sul posto per un sopralluogo e accertamenti, prima di inviare una prima informativa alla procura. Presente anche il personale di Italgas che ha bloccato una fuga di gas in seguito alla rottura di una condotta. Alla base dei piloni, sul fiume sottostante, sopralluogo dei Vigili del fuoco mentre un elicottero dei carabinieri del nucleo di Pisa ha sorvolato la zona per controllare se vi fossero persone ferite in acqua.
"Anche se non ci sono vittime - ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi - il crollo del ponte di Albiano Magra poteva essere una tragedia se avessimo avuto il traffico dei giorni ordinari. È l'ennesima dimostrazione che le infrastrutture del nostro territorio sono ormai a livello di disfacimento e che c'è bisogno di una cura da cavallo. Quando ci renderemo conto che veniamo da un decennio nel quale gli investimenti pubblici sono stati dimezzati, e che a sua volta è seguito a un decennio in cui c'era già stato un dimezzamento, cominceremo a capire della necessità di effettuare davvero una svolta nell'intervento pubblico. Una svolta particolarmente necessaria in questa fase di blocco dell'economia per garantire occupazione, lavoro e prospettive positive al Paese. Indebitarsi per fare gli investimenti rende in termini di ammodernamento, di lavoro e di crescita, quindi di competitività sociale ed economica - osserva il governatore toscano - Sono sempre più convinto che il governo deve impegnarsi ad attribuire poteri speciali a tutte le istituzioni pubbliche per far partire dovunque i lavori già programmati e finanziati".
Numerose in passato le segnalazioni degli automobilisti sulla pericolosità del ponte.
Ma in una lettera inviata la scorsa estate dall'Anas al Comune di Aulla e alla Provincia di Massa Carrara, la società che gestisce il viadotto spiegava che il ponte era "già attenzionato e sorvegliato da personale Anas" e che "non presenta al momento criticità tali da compromettere la sua funzionalità statica: sulla base di ciò non sono giustificati provvedimenti emergenziali per il viadotto stesso".
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