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Il "cubo" di Venezia non è solo: ecco i 10 mostri architettonici

Un sondaggio svela i 10 edifici considerati i più brutti del pianeta. E in Italia non c'è solo l'hotel veneziano a far discutere...

Il "cubo" di Venezia non è solo: ecco i 10 mostri architettonici

I veneziani si consolino. L’hotel bianco a forma cubica trapiantato come un asteroide sul Canal Grande è in buona, anzi, cattiva compagnia.

Sparsi per il mondo, infatti, sorgono vari edifici che fanno a pugni con l’estetica e che si sono meritati, secondo un sondaggio stilato da VirtualTourist.com, un posto nella classifica dei 10 mostri architettonici più brutti del pianeta terra. Vediamo quali sono. Cominciamo da Sheffield, in Inghilterra. Il monoblocco della Sheffield Hallam University, prima di trasformarsi in un ateneo, era stato concepito per accogliere il Centro Nazionale di Musica Popolare. Ma la struttura, squadrata e fredda, stona con l’ambiente circostante, verde e residenziale. Nel cuore di Macau, in Cina, si erge il Grand Lisboa Hotel. Qui dipende dai gusti. Per chi ama l’appariscenza, questa torre che sembra una palma e s’illumina a led come un albero di Natale è il non plus ultra. Per i più sobri, beh, meglio andare a dormire in un altro albergo. A Tokyo, in Giappone, fa sempre discutere la gigantesca colonna greca, con tanto di capitello ionico, che l’architetto Mengo Kuma ha scelto di piazzare sulla facciata del suo fabbricato, l’M2. Laddove si leva il sole, il dubbio del perché e per come di un progetto simile non è ancora tramontato. In Minnesota, a Saint Paul, lo Spruce Tree Center ispirerebbe gli appassionati della Lego. I “mattoncini” sono color verde-camouflage. E più che un centro commerciale somiglia a una caserma militare.

In Italia il Palazzo di Giustizia di Firenze, completato nel 2000, viene spesso criticato per il suo layout troppo spigoloso. Alcuni dicono che sembra disegnato con squadra e righello. Del resto, l’architetto Leonardo Ricci, quali strumenti avrebbe dovuto usare? Il Whitney Museum of American Art non fa certo impazzire di gioia i dimoranti della Madison Avenue. Nella metropoli verticale per antonomasia, questo quadrilatero a gradoni risulta grosso e tozzo rispetto ai pennoni longilinei della skyline newyorkina. A Copenhagen, il palazzo della Industriens Hus, sede della Confindustria danese, è protetto da una rete di vetro con luci psichedeliche. Che fanno molto discoteca all’aperto. L’Hong Kong Museum of Art, nel quartiere di Tsim Sha Tsui, è faraonico quanto il tempio di Abu Simbe. Naturalmente non vi è esposto nulla di egizio, ma il meglio della storia e della cultura cinese. L’aspetto lineare e piuttosto aziendale del Van Gogh Museum di Amsterdam non riflette la visione artistica del pittore olandese. Che si sa quanto adorasse i ghirigori e le tinte vivaci. Infine, VirtualTourist.

com, cita la gamma architettonica dei Plattenbauten, massicci e austeri parallelepipedi condominiali che campeggiavano in diverse città dell’ex Unione Sovietica e ancora presenti in alcune zone di Berlino. Voi, in questa “orribile” classifica, dove collochereste il nuovo Hotel Santa Chiara di Venezia?

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