“Jatevenne”. Tradotto: "Andatevene". Tra queste urla è stata costretta ad allontanarsi la leader di Cgil, Susanna Camusso. Era arrivata nel pomeriggio al complesso dell’Università Federico II, in via Nuova Marina a Napoli, per partecipare al convegno “L’Europa e la crisi della socialdemocrazia”. Ma la protesta messa in piedi da un centinaio di ragazzi, componenti di collettivi studenteschi e dei centri sociali, ha fatto saltare l’incontro. Era atteso anche Massimo D’Alema: secondo quanto si è appreso, visti i disordini, non si è presentato.
I contestatori hanno fatto irruzione nella A4, l'aula dove oggi avrebbe dovuto svolgersi l'evento. Volevano impedire che avesse luogo, e ci sono riusciti. Per entrare hanno ingaggiato anche una colluttazione con gli uomini della Digos presenti sul posto per garantire l’ordine pubblico. Sono riusciti ad occupare la sala e vi sono rimasti fino a quando non hanno ottenuto conferma dell’annullamento dell’incontro.
A margine della protesta, il collettivo di "Insurgencia" sulla sua pagina di Facebook ha dichiarato: “Oggi abbiamo occupato l'aula A4 alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università Federico II assieme agli studenti e alle studentesse dell'università. Non accettiamo le passerelle elettorali di D'Alema e della Camusso, due personaggi conniventi col disfacimento e la progressiva precarizzazione del mondo del lavoro. Non accettiamo le provocazioni di chi prova a riciclarsi dopo decenni in nuovi carrozzoni che nulla hanno a che vedere con la sinistra.
D'Alema a Napoli non è un ospite gradito, noi da qua non ce ne andiamo!”.“Quando non si permette di discutere liberamente è un problema per tutti, ha commentato il segretario della Cgil Susanna Camusso, esprimendo il suo rammarico per quanto accaduto.
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