Cronache

David Rossi, nuove indagini e il giallo dei fazzoletti spariti

Ancora dubbi sulla fine di David Rossi. La procura di Genova apre due inchieste. Il giallo dei fazzolettini sporchi di sangue distrutti

David Rossi, nuove indagini e il giallo dei fazzoletti spariti

Emergono nuovi dettagli sulla vicenda di David Rossi. Da un mese Le Iene hanno riportato alla luce questo caso, forse etichettato con troppa fretta come suicidio. Le cose che non tornano nella morte del responsabile della comunicazione di Monte dei Paschi di Siena sono molte: dalla caduta al segno dell'orologio, passando per l'ombra dei festini hard.

Ora la procura di Genova ha avviato due indagini e ha disposto il sequestro di tutti i filmati originali e dei fuori onda registrati dal programma di Italia 1. Antonino Monteleone, la "iena" che ha portato avanti l'inchiesta, ha dato la sua disponibilità, ma con dei limiti. Le Iene hanno infatti deciso di non dare quei video, come quello di un funzionario dell'ex funzionario del comune di Siena che racconta dei festini a base di sesso - che potrebbero svelare l'identità delle fonti utilizzate. La procura di Genova, spiega Monteleone, ha infatti aperto due indagini: una per diffamazione e una per abuso d'ufficio.

La procura di Siena ha diffuso un comunicato stampa che dovrebbe sciogliere ogni dubbio sulla morte di Rossi. I vestiti di David non sono mai stati analizzati per capire se erano rintracciabili o meno tracce di Dna. Scrive la procura: "Ragionando ex post la critica è condivisibile. Bisogna però calarsi nel contesto iniziale quando appariva a tutti chiaro l'evento suicidario, la cui prova determinante era costituita: dalle lettere d'addio, dagli esiti dell'ispezione medico-legale e dalla relazione autoptica, dall'assenza di tracce di colluttazione o di terzi nell'ufficio da dove il Rossi è precipitato...". Ma qualcosa, come spiega la figlia di David, Carolina Orlandi, non torna: "Un magistrato non può dire a priori: 'Quello si è buttato dalla finestra'". Ma poi c'è un altro punto che è difficilmente spiegabile con un suicidio di questo tipo: le lesioni sul naso e alla bocca, dato che il corpo impatta col sedere. Nessuno ha mai fatto un esame istologico e non si può quindi capire quando David si è procurato quelle ferite. La procura di Siena, a tal proposito, fa una ammissione molto importante: "Certamente su queste lesioni si può dire che non vi è stato un accertamento medico-legale adeguato". E infine un'ultima questione, forse la più rilevante: i fazzoletti di carta sporchi di sangue, distrutti anch'essi prima di essere esaminati. Scrive a tal proposito la procura: "Appare ovvio dire che con il senno di poi poteva essere utile il mantenimento in sequestro dei fazzolettini di carta, ma c'è da chiedersi, prima di farne diventare un caso determinante per le sorti di un'indagine, quale peso avrebbe potuto avere l'eventuale loro analisi". Ma quei fazzolettini sarebbero potuti essere la prova di una eventuale colluttazione all'interno dell'ufficio di Rossi. Colluttazione che, nella ricostruzione delle Iene, dimostrerebbe il perché di alcuni ematomi, come quello all'inguine o al braccio. E poi c'è la grande incognita della testa mai sentita: Lorenza Pieraccini.

Dubbi su dubbi.

Per un caso che non sembra trovare mai fine.

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